Macerata

Castelraimondo a tre anni dal sisma, il sindaco: «Chiarezza delle norme e procedure più rapide»

A oggi sono 441 le persone che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione. Molto più lenta la ricostruzione pubblica

Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli

CASTELRAIMONDO – Anche a Castelraimondo proseguono i lavori di ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma. «Si prosegue con la ricostruzione – ha detto il sindaco Renzo Marinelli – nonostante le problematiche che tutti ormai conosciamo e raccontiamo da tre anni. La popolazione si sta dimostrando attenta e per questo invito chi non ha ancora presentato i progetti a non perdere di vista l’obiettivo che è quello di ricostruire e rientrare nelle proprie abitazioni. La nostra cittadina è stata più fortunata di altre, ma come ci dicono i numeri abbiamo centinaia di edifici distrutti, sia nel capoluogo che nelle frazioni, e altrettante centinaia di persone sfollate, e la ricostruzione resta una priorità».

I NUMERI

Subito dopo le scosse del 2016 a Castelraimondo erano 691 le persone sfollate che percepivano il Cas più altre 80 erano state indirizzate negli alberghi convenzionati. A oggi sono 441 quelle che percepiscono ancora il contributo di autonoma sistemazione mentre 4 quelle che si trovano negli alberghi.

Al 31 dicembre 2019 sono 130 gli edifici con danni lievi “B” e 248 quelli con danni gravi “E”. Dei primi sono stati presentati 78 progetti (il 60%) e, di questi, completati 4 (ossia il 32% del totale). Meno positive le percentuali per gli edifici che hanno subito danni gravi. Su 248 infatti sono stati presentati 37 progetti, circa il 15%, e di questi un cantiere è stato completato.

Sulla ricostruzione pubblica invece, spiega il primo cittadino Marinelli, «siamo al palo. Stiamo finendo le progettazioni del Palazzo comunale (una parte, quella degli uffici operativi, andrà delocalizzata) e della Torre del Cassero mentre per quanto riguarda il cimitero stiamo eseguendo la progettazione e ci hanno già assegnato i fondi». Proprio la mancata erogazione delle risorse economiche non permette però di procedere velocemente. «Sulla ricostruzione privata, arrivato il nulla osta, diciamo che le cose procedono mentre nel pubblico la situazione è più complessa – ha osservato il sindaco -. Anche le chiese della città sono tutte inagibili tranne la principale, quella della Sacra Famiglia, che, in un paio di mesi dal sisma era stata subito messa in sicurezza. Inagibile anche il Castello di Lanciano».

«Ciò di cui abbiamo bisogno è chiarezza nelle norme e delle procedure più rapide che non blocchino i progetti – ha concluso Marinelli -. È importante inoltre erogare i fondi il prima possibile alle imprese che hanno già lavorato sui nostri territori altrimenti è normale che queste non inizino il secondo lavoro».