Macerata

Castelsantangelo sul Nera, gare aperte per l’affidamento dei lavori al rifugio “Nido delle Aquile” e al museo “Il Cervo”

Il comune montano del Maceratese è risultato tra i più danneggiati dopo il terremoto del 2016/2017. Le due strutture sono punti di riferimento del Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Sibillini
Monti Sibillini (Foto di bits4beats da Pixabay)

CASTELSANTANGELO SUL NERA – Due tasselli importanti si inseriscono nel percorso di rilancio post sisma di Castelsantangelo sul Nera, comune montano del Maceratese risultato tra i più danneggiati dopo il terremoto del 2016/2017. Sono state infatti pubblicate le gare aperte accelerate per l’affidamento dei lavori sul rifugio “Nido delle Aquile” e sul museo-centro visite “Il Cervo”, entrambi punto di riferimento del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Nel primo caso, si procederà con la demolizione e con la successiva ricostruzione con struttura in acciaio tamponata a secco dell’edificio ubicato sul Monte Prata, che riveste una funzione strategica per il mondo escursionistico, anche e soprattutto in ottica di riapertura complessiva del comprensorio sciistico. Il rifugio subirà anche una serie di migliorie a livello impiantistico, igienico-sanitario e di accessibilità, mantenendo la sua connotazione originaria che prevede anche una zona ristorazione. L’importo a base di gara è pari a 1.012.103 euro.

«La ricostruzione – dichiara la Struttura Commissariale Sisma 2016 – rappresenta un’occasione per migliorare le infrastrutture funzionali alla valorizzazione ed alla fruizione turistica del cratere, un’occasione che dobbiamo cogliere proprio per riprofilare anche l’appeal dei nostri borghi. A tal proposito, nove Comuni dei Sibillini, tra cui proprio Castelsantangelo, hanno dato vita alla Sibillini Italy Experience proprio per coordinarsi e fare dei Sibillini un grande attrattore turistico. Nel piano delle Marche potrebbero aggiungersi come meta di punta, al pari di Loreto, Urbino e Frasassi».

Pure il museo “Il Cervo” verrà demolito e ricostruito, per un importo di 1.520.208 euro. Il rilancio della struttura museale consentirà di ripristinare un percorso di apprendimento e studio della flora e della fauna locale, grazie alle fedeli rappresentazioni delle medesime nell’evoluzione climatica delle stagioni ed alle informazioni dei pannelli esplicativi previsti.

Gli spazi interni, infatti, sono stati concepiti come quattro percorsi lineari che si allungano lateralmente a partire da un ingresso centrale formando una sorta di “X”. I quattro bracci che si sviluppano all’interno dello spazio museale ospitano i tre temi del parco, quelli che più ne rappresentano l’essenza: flora, fauna e acqua, mentre il quarto braccio termina nella saletta dei convegni.