Macerata

Ciarapica e Sborgia: «L’ospedale unico può attendere, concentriamoci sull’emergenza Covid-19»

«Questa emergenza occasione storica per riaprire un ragionamento sul modello di sanità. La salute non è di destra o di sinistra, non ci sono malati di A o di B. In ballo le vite delle persone» dicono i sindaci di Civitanova e Camerino

Stanza di isolamento a pressione negativa

«Tutta la sanità va ridisegnata e riprogrammata, dobbiamo trarre spunti dal contesto storico che stiamo vivendo». Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e il sindaco di Camerino Sandro Sborgia sono intervenuti sul progetto dell’ospedale Unico a Macerata dopo che il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica presso la presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema per la realizzazione del nosocomio che sarà realizzato alla Pieve di Macerata.

Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica

«Stiamo assistendo all’impotenza totale del nostro sistema sanitario di fronte a un’emergenza che ha messo in ginocchio ogni struttura ospedaliera da nord a sud – osservano i due primi cittadini -. La sanità tutta e anche la nostra, è allo stremo e oramai si regge solo sul grande senso di responsabilità dei singoli operatori sanitari (medici, infermieri e oss) che sono in prima linea e che non dormono, non mangiano e non possono andare neppure in bagno (a causa dei complicati dispositivi di sicurezza che devono adottare) per salvare vite umane. Siamo alle corde e questo anche a causa dei tagli messi in atto in nome dell’austerità».

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

«Crediamo che questa emergenza sia l’occasione storica per riaprire un ragionamento sul modello di sanità che sia scevro da condizionamenti di partito. La salute non è né di destra né di sinistra, non ci sono malati di serie A o di serie B e oggi purtroppo lo abbiamo capito bene. In ballo ci sono le vite delle persone – hanno continuato all’unisono Ciarapica e Sborgia -. Allora chiediamo ai decisori regionali uno stop, una pausa su quanto programmato sin qui. Ora appare necessario che ogni risorsa, sia economica sia progettuale, sia indirizzata a sconfiggere il grave problema attuale rappresentato dal Covid-19. Solo dopo che si sia superata l’emergenza, si potrà pensare a una riprogrammazione di un modello sanitario adeguato alle nuove sfide che la società del nostro tempo ci pone dinanzi. Questo non è il momento di decisioni avventate dalle quali poi sarà difficile, se non impossibile, tornare indietro».

«Questo è, piuttosto, il momento della responsabilità e dell’unità. Tutta la sanità, a nostro avviso, andrà ridisegnata con criteri diversi. L’assunzione di responsabilità che ha visto le comunità di Civitanova e Camerino coprire un’intera area dal mare alle montagne e rispondere alle esigenze gravi della pandemia che sta falcidiando la nostra popolazione deve fare ’scuola’ e dare l’esempio a tutta la politica che questo non è più il tempo delle decisioni solitarie e frettolose – hanno concluso i due sindaci -. Dobbiamo fermare le decisioni in campo sanitario nella nostra regione e avviare, dopo l’emergenza coronavirus, una riflessione seria e condivisa su come riordinare gli ospedali sul territorio. L’invito che rivolgiamo al governo regionale è di incentrare ora tutta l’attenzione possibile all’emergenza Covid-19. L’Ospedale Unico può attendere».