Macerata

A Cingoli la mostra “Il segno inciso di Carlo Iacomucci”

La personale è curata da Luca Pernici. È stata promossa dal Comune di Cingoli, con il patrocinio della Regione e della Provincia di Macerata

L'artista Carlo Iacomucci

CINGOLI – Sabato primo luglio (alle ore 18), nella sala consiliare del comune di Cingoli, verrà inaugurata la mostra personale del maestro Carlo Iacomucci.  L’artista urbinate è tra i più rappresentativi delle Marche: è affermato incisore e pittore. La mostra dal titolo “il segno inciso di Carlo Iacomucci” è stata promossa dal Comune di Cingoli, con il patrocinio della Regione e della Provincia di Macerata, con la collaborazione della locale Pro-Loco e del circolo filatelico numismatico Pio VIII.

La personale, curata da Luca Pernici, mette in luce il percorso artistico e di vita dell’artista.  

«L’incisione è tecnica artistica che richiede un’esperienza notevole e rappresenta un atto creativo dotato di grande forza espressiva. Il bianco e il nero catturano con la loro forza espressiva. Il segno e il gesto dell’artista rimandano ad un “oltre”. La poetica di Iacomucci, che si è definito poeta-incisore, è sospesa tra assenza e la presenza. Si avverte in essa il desiderio di catturare, penetrare, il mistero delle cose», spiegano i promotori.  

Le immagini delle acqueforti trasportano il visitatore in un ambiente onirico, ricco di simboli, popolato da manichini, con la caratteristica berretta capitanesca di Federico da Montefeltro, da aquiloni e dalle onnipresenti 7 gocce. Il sette, numero simbolico che rimanda alla completezza e alla perfezione e che richiama i sette colori dell’arcobaleno. Inoltre è la somma del numero tre, numero dello spirito, e del 4 numero che rappresenta la materia e gli elementi. 

Iacomucci, che vive a Monsano, è urbinate di nascita e nella città ducale ha frequentato la Scuola del Libro. Il Maestro, già insegnante presso l’accademia di Lecce e successivamente presso il Liceo di Varese e di Macerata, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.

Ricordiamo solo alcune tappe della cinquantennale carriera: nominato tra gli otto marchigiani dell’anno nel 2014, ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia, alla Biennale di Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”. Nel 2021 ha inaugurato la personale “The Resilience of art” presso il palazzo Bisaccioni di Jesi e, sempre nel 2021, è stato insignito della carica di commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana per motivi artistici e culturali.

Per l’occasione è stato predisposto un libro d’arte con i contributi, oltre che del curatore Luca Pernici, di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa, Patrizia Minnozzi, del sindaco di Cingoli Michele Vittori e dell’assessore alla cultura Martina Coppari.   

La mostra che si tiene presso nello spazio espositivo monumentale di Santo Spirito, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 30 luglio.

Orari apertura: tutti i giorni/ 10.30-12.30.
Pomeriggi:  martedì, venerdì, sabato e domenica/ 17 -19.30

Sera:  martedì, sabato e domenica/ 21– 22.30

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