Macerata

Civitanova, viaggiava con 180 chili di granchi reali nel Suv: ristoratore denunciato e sanzionato

In auto aveva anche 2,5 chili di cefali. Ai militari della Guardia di finanza che lo hanno fermato l'uomo, di etnia cinese, ha detto di essere titolare di un ristorante di sushi nel Barese

CIVITANOVA – Viaggiava con 180 chili di Blue crabs, ovvero granchi reali blu dell’Atlantico, e 2,5 chili di cefali in un Suv, senza cella frigorifera e senza documenti che ne certificassero la provenienza. Fermato dai finanzieri per un controllo un ristoratore di etnia cinese è stato denunciato e sanzionato. I militari della Guardia di finanza della Compagnia di Civitanova, guidata dal capitano Tiziano Padua, stavano eseguendo dei controlli su strada quando hanno imposto l’Alt a un Suv. A bordo c’erano un uomo di etnia cinese alla guida e una connazionale seduta al lato passeggero. Ma quando gli occupanti hanno tirato giù il finestrino i finanzieri hanno sentito un odore acre provenire dal mezzo e a quel punto hanno proceduto al controllo. Nel vano posteriore c’erano diverse cassette coperte con teli di stoffa e a specifica domanda, il conducente ha dichiarato di essere il titolare di un ristorante di sushi in provincia di Bari e di trasportare, per quel motivo, 180 chili di granchi reali blu dell’Atlantico e 2,5 chili di cefali.

I finanzieri non ci hanno messo molto a capire che la conservazione dei prodotti ittici era in condizioni igieniche precarie e alla luce dell’assenza di un’idonea cella frigorifera per il trasporto della merce, i militari delle Fiamme gialle hanno richiesto l’intervento del personale medico del Servizio igiene alimenti di origine animale dell’Asur. Le analisi eseguite dai sanitari hanno permesso di rilevare come i crostacei e il pesce fossero trasportati in un cattivo stato di conservazione, ad una temperatura di oltre 17°C, a fronte di quella prevista pari a 0°C. A quel punto, appurata l’inidoneità al consumo umano e in assenza della documentazione di supporto dalla quale rilevarne la provenienza, i granchi reali blu e i cefali sono stati sequestrati e distrutti. Il legale rappresentante dell’attività commerciale è stato denunciato per il reato di commercio di sostanze alimentari nocive e per la violazione della legge di Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Ancora, per la mancanza di un’idonea documentazione che garantisse la tracciabilità della merce rinvenuta, all’uomo è stata comminata una sanzione amministrativa che può arrivare a un massimo di 4.500 euro.