CIVITANOVA – Discute in strada con la ex fidanzata, la strattona, la colpisce alla testa e poi si allontana con la sua borsa. Arrestato per rapina il giorno di Ferragosto, questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Macerata, il 43enne si è difeso dando la propria versione dei fatti: «Abbiamo litigato, lei voleva andare via, nella borsa c’erano le chiavi di casa. Non ho preso soldi». Disposto l’obbligo di firma.
Tutto è successo poco prima delle 16 di ieri in via della Nave dove una coppia (lui 43 anni di Civitanova di origine colombiana, lei 34enne formalmente residente a casa di lui, ma domiciliata altrove) stava discutendo in strada. La giovane aveva iniziato a gridare aiuto e le sue urla erano state sentite da un operaio che in quel momento stava lavorando in un magazzino poco distante. L’operaio aveva visto l’uomo che strattonava la ragazza e le urlava «Andiamo a casa» ed era intervenuto per dividerli, nel frattempo però il 43enne aveva strappato la borsetta dalle mani della giovane e si era allontanato verso vicolo Venere.
A quella scena aveva assistito anche un altro testimone, un uomo di origine bengalese che dopo l’aggressione aveva visto il 43enne entrare in una banca per poi proseguire verso corso Umberto. Ed era stato proprio l’extracomunitario a indicare ai poliziotti del Commissariato, intervenuti nell’immediatezza, dove fosse il fuggitivo. Gli agenti hanno quindi raggiunto il 43enne sul corso, lo hanno bloccato e portato in commissariato per gli accertamenti di rito. Arrestato per rapina, su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Enrico Barbieri, lo hanno posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e la conseguente direttissima.
Nel frattempo gli agenti hanno sentito la 34enne che ha raccontato di aver avuto una relazione sentimentale con il 43enne. Fino a poco tempo prima avevano convissuto a Civitanova, poi però lei aveva deciso di troncare la relazione ed era andata via. La sera di lunedì lui l’aveva ricontattata e lei era tornata dall’ex, avevano trascorso la notte insieme, ma il pomeriggio successivo avevano litigato. La 34enne aveva deciso di andarsene, lui avrebbe tentato di convincerla a restare ma poi l’avrebbe aggredita portandole via la borsa. Secondo la 34enne lo avrebbe fatto per prenderle i soldi, ma lui oggi ha dato un’altra versione.
Difeso dall’avvocato Pierlorenzo Ariozzi il 43enne ha riferito al giudice Daniela Bellesi e al pm Stefano Lanari di aver preso la borsa alla ex perché dentro c’erano le chiavi di casa, poi era andato in banca per controllare se avesse effettuato prelievi (entrambi infatti avevano il pin della carta), ma né lui né lei avevano prelevato denaro dal conto. In merito alla misura da applicare il pubblico ministero ha chiesto i domiciliari, ma il giudice ha disposto l’obbligo di firma per poi rinviare l’udienza al prossimo 6 settembre.