CIVITANOVA – Con una misura cautelare in atto di divieto di comunicazione con la ex e di avvicinamento alla donna con l’applicazione del braccialetto elettronico avrebbe ripreso a perseguitarla con appostamenti e contatti attraverso messaggi telefonici e mail. È finito agli arresti domiciliari un campano 57enne che vive a Porto Potenza Picena.
A luglio scorso la ex compagna lo aveva denunciato per stalking e altri reati (per i quali è pendente il processo) e nei confronti del 57enne era stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari per impedire che l’uomo si avvicinasse ancora alla ex, una 42enne di Civitanova. A settembre scorso la misura era stata modificata in quella meno afflittiva del divieto di avvicinamento (mantenendo una distanza di 100 metri dalla vittima) col braccialetto elettronico e di divieto di comunicazione, misura che però l’uomo avrebbe violato. Per questo motivo la Procura aveva chiesto l’aggravamento della misura ma il Tribunale in composizione collegiale aveva modificato le prescrizioni imponendo al campano di mantenere una distanza dalla ex di almeno 500 metri (a fronte dei 100 precedenti).
Nel frattempo però la donna ha presentato un’altra denuncia riferendo che l’uomo da metà ottobre allo scorso 6 dicembre avrebbe ripreso a perseguitarla con appostamenti fatti in un negozio dove lei era andata e con decine di messaggi inviati al giorno, arrivando a riceverne 82. Per questi fatti l’uomo è finito agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Ieri è comparso in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Claudio Bonifazi. Difeso dall’avvocato Simone Santoro, il 57enne ha deciso di rispondere alle domande del giudice respingendo gli addebiti che gli vengono contestati.