MACERATA – Blitz della Guardia di finanza al mercato settimanale di Civitanova Marche. Sequestrate 200 paia di scarpe contraffatte riportanti marchi di alta moda e altre materie prime utilizzate per la produzione di calzature. Denunciati a piede libero i due responsabili. L’accertamento è scattato la mattina di sabato scorso, quando i militari della Compagnia di Civitanova guidata dal capitano Tiziano Padua hanno effettuato un servizio di controllo economico del territorio a contrasto dei traffici illeciti in genere e per la verifica del rispetto delle prescrizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia da Coronavirus. I militari hanno notato, esposte per la vendita da parte di un commerciante, numerose calzature recanti i marchi delle griffe Gucci, Fendi, Louis Vuitton.
I materiali impiegati, il confezionamento e non da ultimo il prezzo di vendita praticato, però non erano compatibili con quelli delle calzature originali per cui i finanzieri, nutrendo sospetti sulla liceità della loro provenienza e commercializzazione, hanno intrapreso un minuzioso controllo presso lo stand rilevando l’assenza di un’idonea documentazione che legittimasse l’uso di quei marchi e facendo, quindi, scattare il sequestro di circa 160 paia di calzature contraffatte. Sono seguiti ulteriori approfondimenti investigativi che hanno permesso di risalire all’impresa fornitrice della merce contraffatta, una srl che opera nel settore calzaturiero sempre a Civitanova e lì è stata eseguita una perquisizione dei locali commerciali. Il controllo si è concluso con il rinvenimento e contestuale sequestro di altre 30 paia di calzature, ritagli di pelle e tomaie riportanti i marchi Fendi e Gucci. I due responsabili, entrambi italiani, sono stati denunciati a piede libero alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per i reati di ricettazione, contraffazione di marchio e introduzione e commercio di prodotti con segni falsi. La Finanza evidenzia come la contraffazione sia un moltiplicatore di illegalità: parallelamente, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del commercio abusivo, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché questi prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.