CIVITANOVA MARCHE- «Via Piane di Chienti, i contentini non bastano. E il Comune ci renda partecipi delle decisioni». Il grido di protesta del Comitato via Piane di Chienti, che per bocca della sua referente Natalia Conestà, commenta la decisione del Comune che ha deciso di affrontare il problema delle buche nella zona. Nell’ultima seduta di Giunta, infatti, è stata deliberata la spesa di 60.000 euro ma «serve un intervento definitivo – spiega Conestà – , procedere per rattoppi non serve. Qui tutti i giorni si verificano episodi spiacevoli; qualche giorno fa una residente ci ha rimesso uno pneumatico, per non parlare degli incidenti».
Critiche, da parte del Comitato, arrivano anche per le tempistiche: «Ci era stato promesso che avrebbero proceduto con i lavori entro Natale e invece finora non è stato fatto nulla». E sulle modalità: «Trattandosi – aggiunge – di una strada vicinale ad uso pubblico, i residenti ne sono comproprietari. Per questo, ci sono due opzioni: o il Comune fa gli espropri oppure, se intende lasciare tutto così, è tenuto a coinvolgere i residenti. Vogliamo vedere il progetto: che destinazione avrà la strada? Continuerà ad essere una strada pubblica, così trafficata?».
Conestà lamenta poi l’assenza di un Consorzio di gestione, organismo composto dal Comune e dai cittadini in caso di strada vicinale ad uso pubblico come Piane di Chienti. Sul punto, è stato incaricato il legale Alessandro Brandoni a sollecitare il Comune per costituire «il Consorzio perché i cittadini ne hanno diritto – dice, mentre mostra le pec inviate dal legale – . Il Sindaco Ciarapica si è mostrato sempre sensibile alle nostre problematiche, è vero, ma è ora che si compia questo ulteriore passo». Tra le varie criticità, spicca infatti la presenza di un centro di stoccaggio, il cui passaggio dei mezzi pesanti provocherebbe rumori e vibrazioni fastidiosi. Ad ottobre, il Cosmari aveva pubblicato un bando per ricercare un nuovo immobile nella zona industriale A di Civitanova o in zone limitrofe.
Contrada Piane di Chienti, inoltre, in caso di blocco della SS77 Val di Chienti o della Provinciale maceratese, diventa una strada sostitutiva, soggetta ad un’ingente mole di traffico. «I corrieri delle ditte di spedizioni – conclude Conestà – sfrecciano a tutta velocità, con tutti i pericoli del caso. E se glie lo fai notare, rischi di essere preso a male parole, come accaduto ad un residente. Non si può continuare così».