CIVITANOVA – Aveva conosciuto una giovane, all’epoca 24enne, si erano frequentati per circa un mese e in quel lasso di tempo avrebbe versato sul conto di lei 25.000 euro, più altri 9.000 sul conto di un amico di lei. Entrambi, la donna, un’italiana di origine magrebina oggi 26enne, e un romeno di 42 anni sono accusati di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio.
Il fatto risale a dicembre del 2021 quando la persona offesa, un giovane di Falconara, aveva conosciuto la 24enne che all’epoca lavorava in un night. Tra i due sarebbe nata una frequentazione e il giovane, affetto da anni da un disturbo bipolare grave, avrebbe versato complessivamente 34.000 euro, di cui 25.000 sulla Poste pay di lei e 9.000 su quella di lui. A febbraio il giovane troncò la relazione e fu presentata una denuncia. Da quanto emerso dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Rosanna Buccini, dopo aver ricevuto i soldi la 24enne avrebbe poi trasferito 11.960 euro sul conto del romeno. Da qui la contestazione di autoriciclaggio.
Oggi a carico dei due imputati si è celebrata l’udienza preliminare dinanzi al gup Giovanni Manzoni e al pm Rita Barbieri. La persona offesa si è costituita parte civile con l’avvocato Rino Bartera, mentre il difensore degli imputati, l’avvocato Giovanni Galeota, ha eccepito la nullità degli atti successivi all’avviso di conclusione delle indagini preliminari perché l’indagata, una volta concluse le indagini, aveva chiesto di essere interrogata, ma questo non era avvenuto. Così il gup ha trasmesso gli atti in Procura. «I soldi – ha commentato a margine dell’udienza il legale Galeota – erano dei regali fatti spontaneamente nell’ambito di una relazione sentimentale. La mia assistita sostiene di non essersi accorta di alcuna difficoltà psichica del giovane che diceva di avere un’attività, guidava l’auto e aveva frequentato anche altre ragazze. Lei era innamorata e quando è stata improvvisamente lasciata è rimasta molto dispiaciuta, poi se n’è dovuta fare una ragione».