CIVITANOVA MARCHE- «La Prefettura ha fatto richiesta al Ministero di risorse straordinarie, che arriveranno già oggi vista la situazione di apprensione che si è venuta a creare in questi giorni, con l’arrivo anche di unità cinofile. Saranno dunque ulteriormente rafforzati i controlli, perché occorre ripristinare quella condizione di sicurezza in cui era la città grazie ai numerosi interventi e al lavoro messi in campo in questi anni». Parola del primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, a seguito dell’omicidio di Rached Amri, il trentenne tunisino accoltellato dal suo connazionale Saidi Haithem, intorno alle 22 di lunedì nell’area verde Palatucci. Nella mattinata di ieri, infatti, in Prefettura si è tenuto il Comitato per l’ordine e la sicurezza ed è stato fatto il punto della situazione sulla città costiera.
Il sindaco, ora, chiede maggiori controlli in una città sconvolta da fatti di sangue: l’uccisione di Alika prima, quella di Amri poi e la lunga escalation di risse e aggressioni degli ultimi giorni, oltre ad aver scosso la comunità, hanno fortemente compromesso l’immagine di Civitanova come città sicura e accogliente.
«L’Amministrazione comunale – prosegue il sindaco – si occuperà di implementare la videosorveglianza, che rappresenta sempre un valido strumento in questi frangenti, ma sta già agendo per allargare il campo verso altre situazioni. Stiamo predisponendo l’approvazione di un piano strategico di illuminazione pubblica delle zone più buie, rafforzeremo ulteriormente i controlli con la polizia locale. Ho chiesto al Prefetto una risposta forte da parte degli organismi preposti, Civitanova deve tornare ad essere un modello di sicurezza, perché i cittadini non devono sentirsi insicuri in nessuna zona della città. Serve sforzo corale da parte di tutti, ho chiesto il pugno di ferro e l’amministrazione farà come sempre la sua parte per attuare ogni misura preventiva e di controlli».