Macerata

Civitanova, cerca di entrare in casa della ex e aggredisce due poliziotti. Arrestato

È accaduto il 22 febbraio poco dopo le 19. Un 40enne originario di Fermo è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. In aula si è avvalso della facoltà di non rispondere

CIVITANOVA – Cerca di entrare in casa della ex, lei si barrica dentro e spinge contro la porta sedie e mobili, poi chiama il numero unico per l’emergenza (112). All’arrivo della polizia l’uomo li aggredisce con calci e pugni. È finito in manette un 40enne originario di Fermo, deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Il caos è scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri 22 febbraio. Verso le 19 al 112 è arrivata la richiesta di aiuto di una civitanovese, fuori casa c’era un uomo con cui lei in passato aveva avuto una relazione (e che per un periodo aveva ospitato in casa) che stava cercando di entrare nella sua abitazione. Nel giro di pochissimo all’indirizzo indicato è arrivata una pattuglia della Volante. Gli agenti sono scesi e hanno visto un uomo che si stava allontanando, lo hanno seguito invitandolo a fermarsi e a farsi identificare ma senza risultato. Poi, quando lo hanno raggiunto, lui si è scagliato contro di loro. Nel corso della colluttazione sia gli agenti sia il 40enne sono caduti e l’uomo ha continuato a scalciare e tirare pugni contro i poliziotti. Alla fine è stato ammanettato e portato in commissariato, dove è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

I due agenti, infatti, a seguito dell’aggressione hanno riportato lesioni: un poliziotto ha riportato traumi a una spalla e a una mano (prognosi di sei giorni) all’altro invece sono state riscontrate fratture costali multiple per una prognosi di 21 giorni. Su disposizione del pubblico ministero di turno Enrico Barbieri il 40enne, domiciliato a Civitanova ma di fatto senza fissa dimora, è stato trattenuto per la notte nella camera di sicurezza del commissariato in attesa del processo per direttissima fissato per l’indomani. Così questa mattina è stato condotto in Tribunale a Macerata davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Difeso dall’avvocato Vanni Vecchioli, il 40enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, il giudice ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza al prossimo 17 marzo. Nel frattempo, come chiesto dal pubblico ministero, l’uomo resterà agli arresti domiciliari in un alloggio messo a disposizione dal suo datore di lavoro.