CIVITANOVA MARCHE – Erbacce e incuria nelle spiagge libere civitanovesi. Non è proprio un bel biglietto da visita per chi viene da fuori lo scenario che si palesa in alcuni tratti di arenile: una vegetazione rigogliosa che spesso domina la scena, soprattutto nella zona del lungomare sud. Non solo; in alcuni casi sono presenti staccionate rotto o divelte, che costituiscono un pericolo per i bagnanti.
Lungomare sud
In particolare, in questa parte del litorale cittadino ci sono almeno tre spiagge libere che non si presentano in ottimo stato, con la situazione che si fa più critica nelle adiacenze del marciapiede; meno a ridosso della battigia. Il nodo riguarda il tratto di arenile tra gli chalet ‘Caracoles’ e ‘Cimadamore’, dove addirittura spuntano alcune piantagioni tra la sabbia: la natura regna almeno per i primi trenta metri dal percorso pedonale, per poi lasciare spazio ai ciottoli e alle conchiglie.
Una situazione simile è ravvisabile nella zona a ridosso del largo ‘Melvin Jones’: in questo caso, sempre erba a volontà per i primi metri di spiaggia con la doccia che è avvolta in una prateria e i ciuffi che, godendo di una costante irrigazione, crescono rigogliosi senza che nessuno si occupi di spuntarli. Ancora verde nel tratto a metà tra ‘Lido Cristallo’ e ‘Croce del sud’. Da anni, il comitato ‘Civitasvolta’ si batte per la tutela della spiaggia libera e segnala il problema: «L’incuria è evidente – spiegano dal comitato – e le erbacce sono un po’ ovunque. Nel caso della spiaggia libera a ridosso del largo Melvin Jones, la passerella per i disabili, pur rifatta da pochi mesi, presenta già diversi problemi. Inoltre, crediamo che il Comune dovrebbe cominciare a misurare l’arenile dato in concessione ai privati, per vedere se è conforme al codice della navigazione».
Litorale nord
Va un po’ meglio al lungomare nord, ma non in tutte le circostanze. Ad esempio, nella spiaggia libera tra ‘San Marco’ e ‘Golden beach’, la situazione è pessima per quanto riguarda la staccionata in legno che delimita ciò che rimane di uno scarico a mare delle acque reflue. La barricata in legno giace in condizioni disastrate, i pali spezzati in vari punti e le viti che, arrugginite, puntano dritte al cielo senza alcuna protezione. Lo scarico, per giunta, è totalmente coperto dalla sabbia e dall’edera. È così anche attorno all’isola ecologica. Le erbacce, nel caso del litorale nord, stanno in alcuni punti della spiaggia libera tra ‘Aloha’ ed ‘Ippocampo’. Va detto, però, che la situazione si fa migliore per quanto riguarda la pulizia delle stesse, con i contenitori della spazzatura oggetto delle attenzioni costanti da parte del personale adito.