CIVITANOVA MARCHE – «Mio padre ha acciuffato la vita con ventisette mani. Ha avuto la fortuna di fare quello che voleva nella vita, ma ci ha anche messo del suo. Mi ha lasciato un grande insegnamento: quel che conta è la ricerca della felicità». È il racconto di Elisabetta Villaggio, figlia del celebre Paolo che ieri è stata in città in occasione del Civitanova film festival.
In particolare, l’incontro si è tenuto alle cantine Fontezoppa, con la Villaggio che ha presentato il suo libro Fantozzi dietro le quinte – Oltre la Maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio, che descrive la figura di uno dei più grandi attori italiani, svelandone i retroscena e soprattutto mostrando ciò che si celava dietro questo personaggio. Infatti, quello tenutosi in città alta è stato un dibattito alla scoperta non solo di un grande attore, ma di un grande uomo e della sua arte.
«Dopo l’uscita del primo film di Fantozzi – ha ricordato l’autrice – c’era gente che per strada fermava papà e sosteneva quanto quel personaggio fosse esattamente uguale a un collega o a uno zio. A gente già conosciuta. Ma nessuno vuole ammettere che siamo un po’ tutti Fantozzi, un po’ tutti un Paperino sfortunato. Il fatto di riconoscere Fantozzi negli altri ci fa stare meglio».
La serata è quindi proseguita con la proiezione dei sei lavori di Marche in Corto, il nuovo concorso con le opere Made in Marche.