CIVITANOVA- In centinaia questa mattina nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per l’ultimo saluto a Cristina Cesari, la 25enne di Civitanova morta venerdì scorso (14 febbraio) all’ospedale di Trento dopo una brutta caduta dagli sci avvenuta sulle piste di Madonna di Campiglio.
In prima fila mamma Lorella e papà Carlo con il fratello Matteo. Sopra al feretro di Cristina un cuscino di rose bianche e una sua foto. Tantissime le lacrime di amici e parenti che oggi si sono voluti stringere intorno al dolore dei familiari della giovane per l’ultimo saluto.
All’inizio della cerimonia religiosa, officiata da don Waldemar, la domanda della nonna di Cristina ha riecheggiato il chiesa «Ma perché?». Una domanda che si sono fatti in molti ma per la quale non ci sono, forse, risposte.
«Cara Cri, qualche mese fa eri un po’ giù di morale e ti ho detto che io quando sto così vado al mare e quindi ti ho invitata a farlo. Dopo un’ora mi è arrivata la tua foto con la quale mi dicevi che stavi meglio. Domenica ho fatto come te e sono andata al mare e queste parole nascono da lì – le toccanti parole dell’amica del cuore di Cristina, Francesca -. Ci sono delle cose che attraversano le barriere del corpo e della mente e arrivano dritte al cuore; quelle cose si chiamano valori umani. Sono eterni e resistono oltre la vita e l’aldilà. Sono l’amore per la tua famiglia, la nostra amicizia. La bellezza interiore che emanavi dal tuo splendido viso di porcellana e la tua gioia di vivere e soprattutto il bene che noi ti vogliamo».
«Cadendo quel giorno ti sei piantata come un seme di luce dentro di noi. Sei in ogni nota di pop e raggaeton, sei in ogni profumo, in ogni crema spalmata, in ogni rossetto e in ogni raggio di luce che ci riscalderà – ha proseguito emozionata l’amica del cuore -. In ogni cucchiaio di dolce che mangeremo insieme, nelle canzoni cantate a squarciagola e nei dettagli più preziosi e femminili di ogni ragazza che hai incontrato. Sei buona allegra e spensierata. Sei la rosa bianca che ognuno noi farà crescere e sbocciare a primavera. Tu sei viva dentro di noi e questo resisterà al di là di tutto».
Dopo un lungo applauso, Francesca, Elisa, Mauro e Federica hanno donato alla nonna e al fratello di Cristina e al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, tre rose bianche.
«Queste rose sono da piantare in ricordo di Cristina e una vorremmo venissero piantata in piazza» hanno aggiunto gli amici della 25enne.
Il feretro è stato poi accompagnato fuori dalla chiesa sulle note di “Angels”, “Il cielo in una stanza” e “Come mai”.