Macerata

Civitanova, maltratta la compagna per gelosia: 37enne patteggia

Un anno e quattro mesi è la pena concordata con il pm. Per l'accusa lui l'avrebbe picchiata, insultata, costringendola a dare le dimissioni dal lavoro e imponendole cosa indossare

Da sx gli avvocati Marco Massei e Paolo Paoletti

CIVITANOVA – Per gelosia l’avrebbe picchiata, costretta a dare le dimissioni dal lavoro, le avrebbe imposto cosa indossare e le avrebbe impedito di fare sport. Oggi un 37enne di Civitanova ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia.

I fatti finiti al centro del procedimento penale sarebbero avvenuti tra il 2010 quando la coppia di giovani aveva deciso di intraprendere una convivenza e il 2021. In base a quanto denunciato dalla giovane, tutelata dall’avvocato Marco Massei, sin dal 2010 l’allora compagno si sarebbe mostrato geloso e possessivo nei suoi confronti, colpevolizzandola per qualsiasi cosa e in un’occasione l’avrebbe afferrata per il collo insultandola sia come donna che come madre. Circa sei anni dopo l’inizio della loro convivenza, a seguito di una discussione, lui l’avrebbe aggredita con calci e pugni, mentre in altre circostanze l’avrebbe picchiata con una scopa, una sedia, o con altri oggetti di ferro.

Dopo circa dieci anni, nel 2020, la compagna gli comunicò la volontà di interrompere la loro relazione, l’anno seguente lui le avrebbe inviato una serie di messaggi offensivi del tenore: «Testa di c.., sei una usa uomini, ti avviso non scherzo. E non lo dico manco per rabbia, non farti più vedere villana di m..». Due mesi dopo, al culmine dell’ennesima discussione lui l’avrebbe colpita con un pugno su un polpaccio per poi sputarle sul viso. Ma la giovane quando decise di denunciarlo raccontò anche altro: di quando lui le controllava il cellulare per vedere i messaggi ricevuti e mandati e i contatti che aveva in rubrica, delle minacce di toglierle la figlia, di quando le avrebbe impedito di indossare un bikini invitandola piuttosto a coprirsi con un pantaloncino, di quando le aveva impedito di praticare attività sportiva oppure di uscire con gli amici fino a quando l’avrebbe costretta a dare le dimissioni dal lavoro.
Accusato di maltrattamenti in famiglia, oggi dinanzi al gup del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi l’imputato, tramite l’avvocato Paolo Paoletti, ha patteggiato con il pm Rita Barbieri la pena di un anno e quattro mesi.