Macerata

Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l’agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore del Vice Questore Ninni Cassarà

Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l'agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982
Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l'agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

CIVITANOVA MARCHE – Questa mattina 14 novembre, alle ore 9, a Civitanova Marche, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della Provincia, nonché di numerosi cittadini, presso l’omonimo parco comunale sito nella zona sud della città, si è tenuta la cerimonia di commemorazione di Calogero Zucchetto, vittima della mafia, barbaramente ucciso ad appena soli 27 anni il 14 novembre 1982.

L’evento commemorativo è stato organizzato dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche in memoria di “Lillo”, medaglia d’oro al valor civile, che immolò la propria vita per servire fedelmente lo Stato e sconfiggere il cancro della mafia che, all’epoca dei fatti, insanguinava le strade di Palermo.

In memoria di “Lillo” Zucchetto, all’interno del parco a lui intitolato il 6 novembre 2018 alla presenza del Capo della Polizia, è stata posta una scultura che al termine della cerimonia è stata benedetta dal Cappellano della Polizia di Stato don Adam Baranski.

Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l'agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l'agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

Civitanova Marche, cerimonia di commemorazione per l'agente Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

Alla cerimonia di stamattina hanno partecipato il Questore Gianpaolo Patruno, il Prefetto Isabella Fusiello, il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Raffaele Ruocco, il Vice Comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Mirarchi, il Comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche Chiara Boncompagni, il Comandante della Polizia Stradale di Macerata Alberto Valentini oltre a rappresentanti delle Forze dell’Ordine locali, dei Vigili del Fuoco, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri.

La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore del Vice Questore Ninni Cassarà, Dirigente della Sezione Investigativa.

Parole di profonda gratitudine per la giornata commemorativa sono state espresse dal Questore Gianpaolo Patruno il quale, in una giornata piovosa che ha reso ancora più suggestiva la cerimonia, con il suo intervento ha ringraziato tutti i presenti ed in particolare il Sindaco della città Fabrizio Ciarapica per la fattiva collaborazione nell’organizzazione dell’evento.

Il Questore di Macerata ha voluto sottolineare che «Calogero Zucchhetto rappresenta un esempio di alta fedeltà allo Stato e ai valori che esso incarna come la Giustizia, la Democrazia e la Libertà, per tutti coloro che vengono chiamati ogni giorno a svolgere il proprio dovere vigilando sulla corretta osservanza delle leggi e sulla sicurezza dei cittadini».

Il monumento, realizzato da Paola Tassetti, cosi’ come interpretato dall’artista, è costituito da due tronchi di faggio che fuoriescono dal manto erboso, a ricordare le salde radici di Calogero verso la propria terra. “Lillo” saluta la sua Sicilia, che si espone colorata, lasciando l’Italia nello sfondo, per rafforzare il suo grande impegno per la sua terra madre, ma soprattutto per l’Italia intera.

La Silhouette di Calogero Zucchetto sulla sinistra (nella sua posizione più conosciuta di saluto e cordialità) si pone in stretta relazione alla sua terra.

Ambedue i tronchi sono direzionati verso il Mare e ruotati l’uno verso l’altro, come a cercarsi, guardarsi e ricordarsi della loro profonda unione.