CIVITANOVA MARCHE – Civitanova ha ricordato l’eroe Sergio Piermanni, nell’anniversario della tragica morte avvenuta nel 1977 nel corso della sparatoria con il clan dei catanesi davanti la stazione ferroviaria.
Ieri pomeriggio la cerimonia, sul lungomare Sud a lui dedicato, organizzata dalla sezione civitanovese dell’Anc, presieduta da Roberto Ciccola. Erano presenti, oltre a tanti cittadini, i comandanti delle stazioni alle dipendenze della Compagnia carabinieri di Civitanova, l’ispettore regionale Anc generale Tito Baldo Honorati, insieme alle delegazioni delle sezioni Anc delle province limitrofe, le varie associazioni combattentistiche e di volontariato, la vedova Piermanni, la signora Giovanna Paolone, e la figlia Dominique, il generale di corpo d’armata Rosario Aiosa e il maresciallo maggiore Angelo Albanesi, anche loro protagonisti dei tragici fatti, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Nicola Candido e i vertici di tutte le forze dell’ordine locali, oltre alle autorità civili. La cerimonia ha preso il via con l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro a ricordo del sacrificio, poi a seguire i vari interventi, il primo quello del sindaco Fabrizio Ciarapica. «Un onore vero ricordare il maresciallo Piermanni – ha detto il sindaco Ciarapica – Ho provato sempre molta commozione in una giornata così importante per la nostra città. È un giorno particolare per tutta la comunità che ricorda e ringrazia l’eroe, un uomo e un carabiniere di altissimo valore».
«Non è una cerimonia militare questa, nonostante lo schieramento di divise e vessilli – ha detto Baldi Honorati – Ma è un incontro tra la comunità, l’Arma e le associazioni. L’Arma in servizio è erede dei valori di Piermanni. Non siamo nessuno di fronte a chi ha dato la vita». Poi l’intervento del neo maresciallo Samuele Piermanni, nipote dell’eroe Sergio Piermanni. «Desidero di vero cuore, ringraziare per il gradito invito e rivolgere un caloroso saluto ai miei parenti, alle autorità militari, civili e religiose e alle varie associazioni d’Arma presenti, nonché a tutta la cittadinanza di civitanova Marche che da tanti anni si stringe attorno alla nostra famiglia. Siamo giunti quasi al termine di questa commovente cerimonia in memoria di mio zio. Ascoltando i racconti di mio padre e i discorsi di oggi, mi sento orgoglioso di aver avuto uno zio così esemplare. Da neo maresciallo, con la ormai prossima conclusione del percorso formativo avvenuto alla scuola Marescialli di Firenze, non potrei trovare motivazione migliore che l’esempio di un eroe come lui. Sergio rappresenta l’ideale del carabiniere, un modello di dedizione al dovere che mette da parte gli interessi personali per la salvaguardia della collettività. Il nostro lavoro è aiutare gli altri, e mio zio ha svolto questo compito al meglio». Dopo la cerimonia, un corteo si è formato ed ha raggiunto, passando per il Varco sul Mare, la chiesa di San Pietro, dove è stata celebrata la messa.