CIVITANOVA MARCHE- «Dopo qualche anno rinchiusi, torniamo a respirare». Queste le parole usate da Anna Giusti, un’anziana che stamani è salita bordo dell’imbarcazione ‘Ciao core’, per partecipare al progetto ‘Un respiro di mare’ voluto dalla ‘Fondazione Ircer Assunta’ di Recanati, ente senza scopo di lucro che gestisce due differenti strutture con circa cento ospiti, e dall’associazione ‘Mater mamma Wanda onlus’. Una gita nella barca di Carla Martella, presidente di ‘Mater mama’ per il «benessere psicofisico dei più fragili».
In particolare, sono saliti sull’imbarcazione sette ospiti delle strutture Ircer con età compresa dai 94 ai 101 anni – la più anziana è la signora Luigia Santini del ’21 – , tutti con pluripatologie e non più autosufficienti. «Un po’ di luce dopo il buio della pandemia», come ha detto il presidente della fondazione, Giacomo Camilletti , affiancato del direttore general Mara Pierini, del coordinatore medico del team assistenziale e clinico Attilio Frapiccini.
«L’iniziativa di oggi – ha spiegato Camilletti – ha due risvolti: uno ricreativo e l’altro rappresentato dalla volontà di uscire da un periodo di restrizioni. Ora riprendiamo a navigare». Anche la ‘Mater mama Wanda onlus’ da anni si occupa di solidarietà nei confronti degli anziani: «A loro bisogna dare dolcezza – ha sottolineato Martella – e noi possiamo farlo. Questo viaggio è il primo di una lunga serie». In mattinata, la ‘Ciao Core’ è partita dal porto di Civitanova e ha raggiunto il monte Conero per fare ritorno.