CIVITANOVA MARCHE- «In merito al ponte ciclabile sul fiume Chienti, il centrodestra si accolla ogni merito, senza ricordare che tutto partì dalla giunta Ceriscioli. E stranamente i costi sono raddoppiati». È quanto afferma Francesco Micucci, ex consigliere regionale e capogruppo Pd in consiglio comunale, con riferimento all’accordo di programma che è stato siglato alcuni giorni fa a palazzo Sforza tra i sindaci di Civitanova e Porto Sant’Elpidio (leggi anche: Ponte ciclopedonale di collegamento tra Civitanova e Porto Sant’Elpidio, firmato l’accordo) e che dà il via alla realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti. Per il viadotto, che appunto collegherà i due centri costieri, la Regione ha stanziato quattro milioni e i lavori dovranno essere affidati entro la fine dell’anno o comunque entro gennaio 2023. «La gratitudine non è di questo mondo, e questo lo si sapeva – esordisce Micucci – . Men che meno del mondo della politica. Ma quanto accaduto in questi giorni col ponte ciclopedonale sul fiume Chienti tra Civitanova e P.S.Elpidio ha dell’incredibile: una corsa a vantare i propri meriti e le proprie promesse mantenute tra Acquaroli, Ciarapica e Borroni».
Secondo il capogruppo dei dem non è stato riconosciuto il lavoro dell’ex presidente di Regione Luca Ceriscioli: «Nessuno – prosegue – ha avuto il buon gusto di ricordare l’artefice di questo progetto e di questo investimento: Luca Ceriscioli e la sua giunta, col piccolo contributo anche del sottoscritto allora consigliere regionale. Era infatti il dicembre 2019 quando in un incontro pubblico in sala consiliare di Civitanova veniva presentato il progetto di massima e l’investimento ad esso collegato dato dai fondi europei della ciclovia adriatica, di cui le Marche erano già allora capofila. Da allora, la montagna ha partorito il topolino».
Micucci fa riferimento ai numeri e parla di costi che a suo dire sarebbero raddoppiati: «In due anni di giunta Acquaroli – conclude – solamente adesso si è riusciti a firmare un protocollo di intesa tra Regione ed enti locali. Il progetto ancora non è stato presentato ai consigli comunali: forse lo sarà a breve, o forse no. Poi partirà tutta la trafila dell’assegnazione dei lavori che, forse, partiranno entro il 2023. Lavori il cui costo, per la cronaca, raddoppia. Dai due milioni di Euro previsti inizialmente ad oltre quattro. Dicono per l’aumento dei costi per le materie prime, dicono. La solita efficienza della destra, per la quale il controllo della spesa pubblica non è mai stata una priorità. Ma grande magnificenza all’evento di presentazione: la macchina della propaganda messa in moto, spacciando per progetto proprio ciò che veniva dalla precedente legislatura. Bene che anche Acquaroli apprezzi il lavoro fatto da Ceriscioli e si muova sulla stessa lunghezza d’onda dando seguito agli stessi progetti: almeno un cenno di riconoscimento a quanto fatto in passato o almeno alla verità dei fatti sarebbe stato gradito ed onesto».