CIVITANOVA – È stata eseguita nel primo pomeriggio di ieri (8 febbraio) l’autopsia sul corpo della 75enne sambenedettese morta il 2 febbraio scorso all’ospedale di Civitanova, il giorno dopo un intervento programmato a un rene. Dagli accertamenti preliminari è emerso che la donna sarebbe morta per cause cardiache.
L’esame autoptico è stato effettuato dal medico legale Donatella Fedeli su disposizione del pubblico ministero Enrico Riccioni. All’accertamento irripetibile hanno partecipato diversi consulenti di parte nominati dai medici indagati (sono 10 i professionisti iscritti nell’immediatezza nel registro degli indagati, un atto dovuto, per consentire loro di partecipare all’autopsia). Dunque, all’esito degli accertamenti preliminari è emerso che il decesso non sarebbe stato causato da un’emorragia interna ma da probabili cause cardiache, l’anziana, da quanto si è appreso, era affetta da gravi patologie vascolari. Per stabilire con esattezza le cause della morte e l’eventuale ricollegabilità di questa a errore medico professionale, sarà però necessario attendere il deposito della relazione di consulenza che avverrà entro 60 giorni.
Il 31 gennaio scorso la 75enne si era recata all’ospedale di Civitanova per sottoporsi a un intervento programmato a un rene, l’operazione era stata eseguita il 1° febbraio e tutto era andato per il meglio, ma il giorno dopo le condizioni di salute della donna si erano aggravate precipitosamente e a nulla erano valsi i tentativi di tenerla in vita. Il figlio, raggiunto dalla tragica notizia, aveva presentato una denuncia per far luce su quanto avvenuto. I medici (tra chirurghi e anestesisti) indagati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Gabriele Cofanelli, Fulvia Bravi e Igor Giostra, Stefano Nascimbeni e Andrea Albanesi.