Macerata

Civitanova, la reazioni dell’opposizione dopo il caso Paolo Ricci: «Il centrodestra pensa solo alle poltrone»

Le reazioni dell'opposizione a seguito dell'assise del 30 settembre. Critici nei confronti del centrodestra i consiglieri Micucci e Paglialunga

Un'immagine del Consiglio di ieri sera, quando si è registrata la spaccatura della maggioranza sulle nomine del cd'a del Paolo Ricci.

CIVITANOVA MARCHE- «La destra pensa solo a spartirsi le poltrone, lo ha dimostrato». Il capogruppo dem in Consiglio comunale, Francesco Micucci, commenta così la serata in cui nell’assise si è registrata la spaccatura nella maggioranza sulla nomina del Cda del Paolo Ricci. ‹‹ Quella andata in onda – dice Micucci – è l’ennesima puntata di una destra fintamente unita, il cui unico collante è la spartizione dei posti di potere. Appena viene meno questo, lo sfaldamento è immediato.  Già prima della pausa estiva c’erano stati scricchiolii per le nomine al Paolo Ricci. Non è bastata l’estate a far trovare la quadra al sindaco e alla sua maggioranza. I Fratelli d’Italia escono dall’aula in aperta contestazione col resto della coalizione. E, ancor peggio, esce dall’aula anche Forza Italia, partito del sindaco e del vicesindaco, che invece restano al loro posto».

L’attacco

L’ex consigliere regionale si scaglia contro l’attuale rappresentante civitanovese a Palazzo Raffaello, il meloniano Pierpaolo Borroni. «Pd, Siamo Civitanova e Nuova Città – prosegue – garantiscono il voto per poter dare un CdA al Paolo Ricci, ente che gestisce servizi importanti in città e renderlo quindi pienamente operativo. La maggioranza non si ricompatta neanche per i punti successivi, alcuni di particolare importanza. Il PD quindi chiede la verifica del numero legale ed il consiglio viene sciolto.  La prova di forza di Borroni e Fratelli d’Italia dopo il voto di domenica si risolve quindi in un boomerang che rischia di avere gravi ripercussioni per l’amministrazione. Era fissata al 30 settembre infatti la scadenza per l’approvazione del bilancio consuntivo. E ci sono 30 giorni dal 14 settembre per ratificare l’accordo di programma per il ponte ciclopedonale: Borroni e la politica del fare rischiano di lasciare a piedi la città.  Insomma, Ciarapica e la sua amministrazione alle prime difficoltà si arenano: si prospettano tempi difficili per Civitanova».

Interviene anche Mirella Paglialunga candidata sindaca non eletta, ora in Consiglio tra i banchi dell’opposizione. «Quanto valgono  quei posti per accettare tale conseguenza? – si chiede l’ex dirigente scolastica – . E’ questo il modo per scegliere i membri del consiglio di  amministrazione di un ente fondamentale per la  città per la gestione dei servizi alla persona?».

Le accuse

Sulla stessa lunghezza d’onda di Micucci, Paglialunga accusa la maggioranza di spartizione delle poltrone e di scarsa professionalità. «Il Paolo Ricci è inserito nel sistema integrato di interventi e servizi socio sanitari ed opera in regime di accreditamento e in convenzione con le autorità centrali dello Stato, gestisce gli asili nido, i servizi riabilitativi, i servizi socio sanitari, i servizi per l’infanzia e la famiglia, le case di riposo, i centri ambulatoriali per l’età adulta e per l’adolescenza ed altro ancora. Di fatto svolge parte rilevante dei compiti dell’assessorato ai servizi sociali e agisce per suo conto. La competenza in fatto di politiche gestionali e di tematiche afferenti alla disabilità ed ai servizi alla persona dovrebbe essere il metro e la misura delle scelte che il consiglio comunale va a fare. E dovrebbe solo valere l’intenzione e la capacità  di risolvere i problemi dei civitanovesi. Non la conta dei posti da rimborsare a ciascuna lista, per fini di potere, elettorali o altro. Solo la professionalità e la competenza delle persone giuste al posto giusto. Ma purtroppo ed evidentemente questo nella politica civitanovese non vale».