CIVITANOVA MARCHE- «Il caro energia fa figli e figliastri, a mio avviso il Governo dovrebbe vigilare su tutto ciò». A parlare è Enrico Cherchi, presidente della cooperativa sociale ‘Bonobo’, che tra Civitanova, Macerata e Porto Sant’Elpidio vanta tre differenti punti vendita. In particolare, si tratta di tre attività di bar e pizzeria. Cherchi spiega come la differenza tra contratti e compagnia energetiche corrisponda anche ad una sostanziale differenza di costi: «A Porto Sant’Elpidio – dice – in tre mesi abbiamo pagato 13.000 di bolletta. A Civitanova, ad agosto, è addirittura sceso il costo dell’energia. Infine, a Macerata è raddoppiato, passando da mille euro circa a oltre duemila. C’è qualcosa che non porta. Perchè una simile diseguaglianza di tariffe?».
Un motivo in realtà ci sarebbe, tuttavia non è sufficiente, secondo Cherchi, a chiarire in toto la faccenda. «La compagnia con cui abbiamo sottoscritto il contratto di Civitanova è una municipalizzata del nord – chiarisce – che si alimenta attraverso il fotovoltaico. In questo modo riesce a rifornire anche utenti di altre zone d’Italia e a fare contratti intelligenti».
L’esercente se la prende quindi con i «furbetti dell’energia, che alzano i prezzi per specularci. Il Governo – prosegue – dovrebbe vigilare perché non è possibile ci siano simili disparità».