CIVITANOVA MARCHE- Uno spazio pubblico dedicato ad Anna Frank. È la proposta che torna a ribadire il Pd cittadino, annunciando che nei prossimi giorni sarà protocollata la mozione da discutere al prossimo Consiglio comunale utile. «Vedremo se anche il nuovo consiglio vorrà fare orecchie da mercante», dice il capogruppo dem Francesco Micucci.
L’idea, al principale partito d’opposizione, venne nel luglio del 2018, ma allora fu respinta dalla maggioranza. Non senza qualche polemica è lo stesso Micucci a ricordare l’episodio, citando, in particolare, ciò che disse l’allora vicesindaco Fausto Troiani, oggi presidente dell’Assise: «Se dovessimo intitolare uno spazio pubblico a una persona simbolo di un genocidio, perché non a Toro Seduto?». Parole, quelle di Troiani, che Micucci ricorda a distanza di oltre quattro anni bollandole come «sgangherate. Furono pronunciate – spiega – nel luglio 2018 in Consiglio comunale, dopo che il Pd aveva presentato una mozione per intitolare una strada della città ad Anna Frank e per stanziare una somma comunale da investire nell’acquisto di copie del libro Il diario di Anna Frank da distribuire nelle scuole. Fu l’assessore Capponi a sostenere l’inutilità della proposta».
«Entrambe le richieste – prosegue – sono state bocciate dalla destra, sindaco Ciarapica in testa, che candidamente diceva che non sapeva se l’antifascismo fosse un valore, insieme a quel Troiani che oggi, da presidente del consiglio comunale, ha presieduto la seduta dedicata alla Giornata della Memoria, commemorazione dell’Olocausto. Così come è stata fatta cadere nel vuoto la proposta di finanziare viaggi di scolaresche nel campo di concentramento di Auschwitz. C’è una ferita non rimarginata in questa città, ed è il rifiuto della destra civitanovese di celebrare anche con simboli e con iniziative culturali durante tutto l’anno la condanna del genocidio del popolo ebraico, e non solo, voluto e attuato dai regimi fascista e nazista, da Mussolini e da Hitler. Ma Troiani è quello che su Facebook nel 2014 rivendicava il suo essere ‘fascista‘ e nel 2018 scriveva di Moscovici ‘ebreo rinnegato’. Oggi presiede nel Giorno della Memoria, ed è un attimo che a Civitanova si scivola nel giorno dell’ipocrisia».