CIVITANOVA MARCHE- «Io le Foibe le commemoro ma è la maggioranza ad adottare due pesi e due misure». Una bagarre che dura da più di una settimana, quella tra l’assessore ai servizi sociali Barbara Capponi e il consigliere dem Francesco Micucci sul tema della Memoria. Con la discussione che si è spostata sulle Foibe, Micucci rimanda al mittente l’accusa di doppiopesismo e lo fa partendo dalla toponomastica: «una via per i Martiri delle Foibe, un parco per Norma Cossetto ma nessun riferimento ad Anna Frank», le parole dell’ex consigliere regionale.
Le polemica infinita
«L’assessora – dice riferendosi alla Capponi – mi chiedeva la registrazione e le ho fornito la trascrizione “parola per parola” su quanto dibattuto in aula nel 2018. Dopo oltre una settimana produce una ulteriore nota stampa sgangherata, in cui non potendo ribattere a quanto da me riportato documenti alla mano, cambia discorso. Dalla registrazione del dibattito emerge chiarissimo che il sindaco Ciarapica attribuisce a lei, assessora, la volontà di non dare seguito alla mozione del PD. Se lei disconosce questo pensiero se la prenda col suo sindaco e lasci stare me, che ho semplicemente riportato il virgolettato». E aggiunge: «Nella sostanza poi tutta questa polemica non avrebbe avuto modo di esistere se a suo tempo il sindaco e la sua maggioranza avessero fatto la cosa più normale: intitolare la via ad Anna Frank. Lasciamo stare poi il Covid per giustificare i mancati viaggi ad Auschwitz. La mozione è stata presentata nel 2017 e discussa a luglio 2018 quando ancora non si sapeva cosa fosse la pandemia. Non risultano capitoli di bilancio allora dedicati a questi viaggi». Poi, la polemica sulle vie: «Quanto poi ai “due pesi e due misure” rispetto alla Giornata del Ricordo e della Memoria, affibbia ad altri quanto lei e la sua giunta hanno già fatto: Civitanova infatti ha già una piazza intitolata ai Martiri delle Foibe ed un parco intitolato a Norma Cossetto. Intitolazioni giuste, a cui ho partecipato personalmente come personalmente ho sempre partecipato ogni anno alle varie manifestazioni per ricordare questa tremenda strage delle Foibe. Ma Civitanova, per volontà della vostra giunta, non ha alcun riferimento toponomastico ad Anna Frank o ad altre vittime della follia nazi-fascista. Chi usa quindi due pesi e due misure?».
«Si faccia – conclude Micucci – quindi l’assessora un esame di coscienza prima di affibbiare ad altri aggettivi che farebbe bene a rivolgere a sè ed ai suoi colleghi di giunta. E mi auguro che questa stucchevole polemica finisca qui e che possiamo presto trovarci insieme all’intitolazione di una via ad Anna Frank, come la storia impone».