Macerata

Civitanova, già ci si prenota per il pranzo di Natale ma i ristoratori fanno i conti con le bollette

Simone Iualè, rappresentante degli albergatori e dei ristoratori della zona, fa il bilancio della situazione tra caro bollette e le feste

CIVITANOVA – Già sono in arrivo le prenotazioni per i pranzi e le cene nei ristoranti per il periodo natalizio. «Di lavoro ne abbiamo tanto, è il caro bollette e la speculazione che c’è dietro a creare problemi e a mettere a repentaglio la sopravvivenza della categoria» è il commento di Simone Iualè, rappresentante degli albergatori e dei ristoratori della zona. Manca ancora qualche settimana al Natale, ma anche quest’anno, nonostante le stangate con le quali i consumatori si sono ritrovati a fare i conti, la maggior parte non rinuncerà ad andare a mangiare al ristorante durante le festività natalizie. Un trend, quello di spendere comunque per mangiare fuori con amici e famiglie, che non sembra conoscere crisi.

«Ancora non è arrivata la bolletta del mese di ottobre, c’è chi ha riscontrato un leggero calo e chi no. Ma tanto dipende dalle condizioni contrattuali – ha spiegato Simone Iualè – Nel nostro caso non credo ci sarà tanta differenza. Nei mesi di luglio, agosto e settembre siamo sui 45 mila euro di bollette, quando potevano essere 15 mila. Siamo al 358% di aumento, avevo fatto questo calcolo nei giorni scorsi. Da un lato lavoriamo, e di questo sono contento. Si lavora e si lavora tanto – ha continuato Simone Iualè – Ma tutto questo lavoro non basta a coprire le spese per le bollette. Nonostante tutto, la mole di lavoro non è sufficiente. Con gli incassi che abbiamo, non riusciamo. E siamo costretti, ogni mese, a tirare fuori soldi di tasca nostra. Ma questo non è possibile farlo per più di due, tre mesi. Gli istituti bancari sono particolarmente rigidi. Se non si trova una soluzione e le banche non tornano a fare il loro lavoro non c’è più economia. Ho visto colleghi ridurre gli orari di apertura delle loro attività per cercare di risparmiare. Ma effettivamente quanto risparmio ci può essere così? Tornando al Natale, ci sono già prenotazioni di gruppi, quest’anno addirittura tra Natale e Capodanno, e prevediamo di lavorare come sempre. La gente dopo tre anni di chiusure e restrizioni ha voglia di uscire. C’è movimento, c’è richiesta» ha concluso Simone Iualè.