Macerata

Civitanova, prima regali e fiori poi telefonate e pedinamenti: 61enne accusato di stalking

In aula è stata sentita la vittima, una donna che lavorava nel supermercato dove l'imputato era cliente storico e ha confermato le accuse

Il Tribunale di Macerata
Il Tribunale di Macerata

CIVITANOVA – Inviti a cena, regali, fiori e biglietti recapitati sul posto di lavoro, un supermercato dove era cliente storico, ma per la donna quel corteggiamento serrato era diventato una persecuzione sfociata in un vero e proprio stalking con telefonate assillanti, squilli molesti e quando lei si era fidanzata anche con pedinamenti e insulti. Un civitanovese di 61 anni è accusato di stalking. I fatti che gli vengono contestati sarebbero avvenuti tra l’ottobre del 2016 e l’agosto del 2018 e poi tra l’aprile del 2019 e l’agosto dello stesso anno. Tra il 2018 e il 2019 c’era stata una misura cautelare emessa dal gip nei confronti dell’uomo (il divieto di avvicinamento alla persona offesa) dopo la denuncia di lei poi, una volta scaduta la misura, lui avrebbe ripreso a perseguitarla. E a quel punto era scattata la seconda denuncia.

Le due denunce avevano portato a due procedimenti penali a carico dell’artigiano 61enne che nel frattempo sono stati riuniti in un unico processo celebrato dinanzi al giudice monocratico Andrea Belli e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini. Questa mattina in Tribunale a Macerata sono stati sentiti tre testimoni: la vittima, parte civile con l’avvocato Sante Monti, il compagno di lei e un ex collega di lavoro. La donna ha ripercorso i fatti e confermato le accuse davanti al giudice e al pubblico ministero: ha spiegato di aver conosciuto l’imputato al lavoro, perché cliente storico del supermercato dove lei lavorava, poi però a un certo punto il 61enne avrebbe iniziato a corteggiarla in maniera assillante e quando lei si era fidanzata lui avrebbe iniziato a esserlo ancora di più. La donna ha riferito di un giorno in cui, mentre era in compagnia del fidanzato, l’imputato aveva aggredito il compagno afferrandolo per la gola, e aveva insultato lei. Quando la misura cautelare a carico dell’uomo era venuta meno lui avrebbe ripreso a pedinarla. Anche il compagno ha confermato le accuse e l’ex collega della vittima (la donna nel frattempo ha cambiato lavoro, ndr) ha riferito che il 61enne prima andava giornalmente al supermercato, poi aveva iniziato ad andarci anche più volte al giorno. L’udienza è stata rinviata al prossimo 14 marzo per sentire altri testimoni dell’accusa. L’imputato, difeso dall’avvocato Arabella Berdini, respinge gli addebiti che gli vengono contestati.