Macerata

Civitanova, pusher di cocaina chiede il reddito di cittadinanza

Ieri ha patteggiato la pena di sette mesi e tre giorni. Dovrà restituire i soldi indebitamente percepiti all'Inps, poco meno di 4.000 euro

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA – Trovato con 365 grammi di cocaina e arrestato, dopo un anno chiede il reddito di cittadinanza tralasciando di indicare di essere stato ai domiciliari per sei mesi e di essere sottoposto a obbligo di firma quotidiano.

Scoperto ieri 13 ottobre, ha patteggiato sette mesi e tre giorni di reclusione, usufruendo della sospensione condizionale della pena, dovrà restituire all’Inps tutti i soldi percepiti senza averne diritto, poco meno di 4.000 euro. L’arresto del cameriere civitanovese di 41 anni risale al 10 gennaio 2019. All’epoca l’uomo era finito al centro di un’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale, i militari indagavano su un presunto giro di cocaina nella città costiera quando erano arrivati a lui. I suoi spostamenti erano stati monitorati costantemente fino a quando i carabinieri decisero di entrare in azione: i militari del Nucleo investigativo insieme ai colleghi della Compagnia di Civitanova decisero di fermarlo.

Con sé aveva cinque grammi di cocaina, a casa invece ne furono trovati altri 360 grammi oltre alla somma di 4.600 euro e a 35 grammi di sostanza da taglio. Finì quindi in manette e successivamente agli arresti domiciliari, una misura cautelare modificata sei mesi più tardi nell’obbligo di firma quotidiana, era ancora in essere il 20 gennaio 2020 quando tramite il patronato di Civitanova aveva presentato la dichiarazione per ottenere il beneficio del reddito di cittadinanza. Nel documento aveva inserito tutti i dati richiesti omettendo però di comunicare le misure cautelari a cui era stato sottoposto. Se lo avesse fatto sarebbe stato escluso dal sussidio, invece da febbraio del 2020 a settembre 2020 aveva ottenuto indebitamente e fraudolentemente dallo Stato la somma di 3.900 euro. Ieri dunque nell’udienza fissata in Tribunale a Macerata davanti al giudice dell’udienza preliminare Domenico Potetti ha patteggiato la pena, ora dovrà restituire i soldi all’Inps.