CIVITANOVA – Che dell’agitazione era nell’aria era evidente anche se forse nessuno avrebbe mai pensato a un tale colpo di scena. Il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica ha firmato ieri mattina il decreto per il ritiro delle deleghe all’assessore alla crescita culturale Maika Gabellieri avocando a sé, ad interim, le deleghe.
«L’acuirsi delle tensioni in maggioranza e le rinnovate richieste di maggior coinvolgimento nelle scelte del settore turistico e culturale da parte dei consiglieri comunali, mi hanno indotto a riflettere e, di conseguenza, a ridisegnare un nuovo assetto politico che dia maggiore slancio all’azione amministrativa – ha detto il sindaco -. Ringrazio Maika per il suo impegno e il lavoro fin qui svolto. Ho dovuto affrontare questo nodo prendendo una decisione non facile, ma l’esigenza di cambiare passo non è ulteriormente rinviabile. Non si tratta di una scelta che mette in discussione né il profilo umano né le sue capacità professionali, ma di una necessità di rafforzare i rapporti e il dialogo tra Giunta e Consiglio comunale. In questi tre anni in cui Civitanova è cresciuta molto dobbiamo essere in grado ancor più ora di unire la squadra, nell’interesse della nostra città» ha concluso il primo cittadino.
Una decisione, quella di Ciarapica, che fa seguito ad alcuni “terremoti” che hanno interessato la Giunta e il Consiglio nei giorni scorsi come la decisione della Gabellieri e di altri consiglieri della lista civica Vince Civitanova – in appoggio al sindaco – di uscire dalla stessa. Ancora prima c’era stato lo scossone arrivato da Popsophia che aveva deciso di lasciare la città costiera proprio per una scarsa capacità di programmazione dell’Ente. Ora non resta che capire chi prenderà il posto dell’ex assessore alla cultura, al turismo e allo sport.
Non si è fatta attendere la reazione dell’ (ormai ex) assessore eletta con 133 preferenze circa quattro anni fa. «Sono orgogliosa dell’impegno profuso e dell’esempio dato in questi anni di amministrazione, seppur tra mille difficoltà e su strade sempre in salita, che mai hanno però scoraggiato il mio desiderio di dimostrare che la politica può essere qualcosa di diverso, qualcosa per cui valga la pena spendersi e combattere – ha detto la Gabellieri affidandosi a un lungo post social che ha deciso di condividere pubblicamente -. Mi sono messa in gioco, ho lottato senza mai risparmiarmi per contribuire alla vittoria di un’amministrazione di centrodestra nella mia città. L’ho fatto convinta e consapevole che quella vittoria avrebbe regalato alla città che amo un futuro migliore e ho lavorato per questo, insieme a una squadra meravigliosa, che condivideva con me gli stessi valori e la stessa visione. Non ho mai indietreggiato: ho dato battaglia in prima linea, mettendoci sempre la faccia».
«I sacrifici di quei mesi sono stati ripagati da un’incredibile vittoria, e l’uomo che ho sostenuto, consapevole della mia serietà e del mio impegno, mi ha voluta nella sua squadra. È stato un onore per me sapere di meritare la sua stima, la sua fiducia. Ho appoggiato quel progetto amministrativo con convinzione e l’ho portato avanti con massima dedizione, riponendo assoluta fiducia nel mio sindaco. Sono stati anni difficili, momenti in cui prendevo consapevolezza che il costante impegno profuso, faceva gradualmente spegnere il mio sorriso. Ma non ho mai abbandonato la barca, né disatteso quanto mi veniva chiesto di fare – continua l’ex assessore -. Ho subìto critiche, anche feroci, da parte di chi non ha mai perso occasione per dipingermi come una dittatrice, animata soltanto dalla brama di successo. Tutti coloro che sono venuti nel mio ufficio in questi anni, hanno imparato a conoscermi, e hanno dovuto riconoscere che quelle che giravano sul mio conto, non fossero che cattiverie prive di fondamento».
«Le mie deleghe mi hanno permesso di conoscere realtà meravigliose, artistiche e sportive, del nostro territorio, e attraverso il mio lavoro per la città, ho instaurato legami sinceri che alla base avevano grande stima e fiducia. Ecco, questa è la mia più grande vittoria, ciò che più mi rende fiera e che mi permette di camminare a testa alta, da persona onesta quale sono, animata da principi che nessuno mai potrà scalfire né ledere, un esempio per i miei figli, e questo posso gridarlo a gran voce, con convinzione e grande dignità – prosegue la Gabellieri -. Nella società odierna ci vuole coraggio per rimanere fedeli ai propri principi e ci vuole forza per sostenerli: io ho avuto l’uno e l’altra, rimanendo coerente sempre con la mia persona. Non mi interessano i giochi politici, che peraltro mai sono riuscita ad architettare e comprendere. Mi interessano soltanto la mia città, che amo profondamente, e i miei concittadini, per i quali mi sono impegnata senza riserve nel lavoro amministrativo, sicura di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità, talvolta anche sacrificando la mia vita privata e familiare. Ci ho messo l’anima, il cuore e la mia grande passione, che spesso è stata ahimè confusa per altro. La Gabellieri c’è stata fino a quando ha fatto comodo, perché chi lavora bene e a testa bassa fa comodo. Poi d’improvviso le cose cambiano, gli scenari politici si trasformano. Quando sei donna e magari hai anche due neuroni funzionanti e ti permetti di agire, in certi particolari momenti, allora vieni scansata, perché non servi più. Anzi, dai fastidio. E allora ti cacciano, liquidandoti con due parole dette freneticamente al telefono qualche istante prima che sia la stampa a darne comunicazione. Sei fuori dall’amministrazione. La giustificazione? Dover ricompattare una maggioranza. Certe amenità è superfluo anche commentarle».
«Non esistono parole per esprimere il mio stato d’animo, la delusione dopo tutto ciò che ho investito di me stessa in quest’avventura amministrativa. Mi consola solo aver piena consapevolezza del mio operato, del mio impegno, del mio credo, che non ho mai tradito. Al di là di me, della mia delusione e del mio dolore, sono preoccupata delle ripercussioni che una decisione del genere possa avere nel mio assessorato, che in questo momento necessitava più che mai di una guida presente e continua. Una decisione così in piena stagione estiva mette a serio rischio l’operato del settore e quindi il futuro della città – ha aggiunto l’ex assessore ringraziando tutti gli uffici comunali -. Al sindaco, che non riconosco più in questo momento, al quale ho dedicato quattro anni della mia vita, che non rinnego, auguro che possa ritornare la persona che ho conosciuto, che ho stimato e dietro cui mi sono fatta scudo sempre, fino ad oggi, quando sembra sia diventata io il suo peggior nemico».
«Non posso chiudere questa breve parentesi personale della fine di questa mia avventura amministrativa senza ringraziare chi più di tutti e sopra a tutto mi ha sostenuta: le mie meravigliose figlie, alle quali oggi sento di dover chiedere scusa, forse, per il tempo sottratto. Ma è a loro che devo il mio più grande grazie: grazie a voi, per il supporto, la pazienza e la comprensione che avete sempre avuto. In tanti in questo momento mi state scrivendo di non mollare, di essere forte, ma sono io a chiedere a tutti voi di non mollare e di essere forti, seguendo in prima persona e passo dopo passo le imminenti evoluzioni politiche – conclude la Gabellieri -. Grazie a ognuno di voi per il sostegno e gli attestati di stima che mi commuovono intimamente. Non bisogna mai perdere la speranza che le cose possano cambiare. Nonostante tutto, io ci credo ancora, e continuerò a impegnarmi come ho sempre fatto».