Macerata

Civitanova, rubano in casa di una 86enne, poi fuggono e tentano di investire un carabiniere. Condannate

Quattro donne del Teramano sono state condannate a pene cha vanno dai 5 ai 6 anni. La figlia della vittima: «Mia mamma ha ancora paura»

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA – Dopo un furto in casa di una 86enne erano fuggite a tutta velocità per le vie della città. Avevano anche cercato di investire un carabiniere prima di essere bloccate e arrestate, oggi per quattro donne sono scattate le condanne: dai cinque ai sei anni. Si tratta di tre sorelle di 53, 43 e 41 anni e una loro parente di 57 anni residenti tra Alba Adriatica e Villa Rosa di Martinsicuro, accusate in concorso di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

L’avvocato Mariangela Ascenzi

Il procedimento è stato discusso in abbreviato davanti al gup Claudio Bonifazi. In aula oltre alle imputate e al loro avvocato Gianfranco Di Marcello era presente anche la figlia della vittima che si è costituita parte civile con l’avvocatessa Mariangela Ascenzi. «Ho deciso di farlo – ha detto la donna a margine dell’udienza – sia per il danno morale e materiale subito, ma la mia costituzione vuole avere anche un valore simbolico. Mia mamma ha ancora paura. Le hanno sfilato dalle mani gli anelli della madre e della nonna, ancora oggi mi chiede dove li ha messi e dove ha messo l’altro oro che le hanno portato via. Come faccio a non essere arrabbiata per quello che è successo?».  

Il fatto al centro del procedimento risale al 24 giugno scorso quando le quattro avevano raggiunto Civitanova a bordo di una Mercedes Classe A guidata dalla 57enne. L’auto si era fermata in corso Garibaldi, le tre passeggere erano scese, una era rimasta davanti al portone e fare da palo mentre le altre due erano salite. Con una scusa erano entrate nell’abitazione di una 86enne (che vive con la figlia che in quel momento non era in casa) portandole via circa 5.000 euro e monili in oro. Una volta in auto si erano allontanate ma dietro di loro c’era una pattuglia del Norm di Osimo. Ne era nato un inseguimento durante il quale le donne si erano liberate di buona parte della refurtiva buttandola dal finestrino. All’Alt imposto dai carabinieri la 53enne e la 43enne avevano afferrato la maniglia per non farla aprire per poi spingere con forza la portiera contro un militare che era finito a terra. Per la Procura avrebbero provato a investirlo prima di proseguire la fuga che era durata circa un quarto d’ora, poi erano state raggiunte e arrestate. Oggi la 57enne, a cui veniva contestata la recidiva reiterata specifica infraquinquennale, è stata condannata a 6 anni e 2 mesi (il pm Enrico Riccioni aveva chiesto 9 anni e mezzo); la 53enne che aveva la recidiva reiterata specifica a 6 anni (chiesti 9 anni), la 41enne con la recidiva specifica a 5 anni e 2 mesi (chiesti 7 anni) e la 43enne incensurata a 5 anni (chiesti 5 anni e mezzo).