CIVITANOVA – Sarà celebrato domani pomeriggio 8 ottobre a Civitanova Alta il funerale di Claudio Gaetani, l’attore e docente universitario morto a 46 anni mentre era a Londra. Il rito funebre verrà celebrato a un mese esatto dalla morte del docente, il rientro in Italia del feretro, infatti, ha subito notevoli ritardi; Gaetani è morto lo stesso giorno della regina Elisabetta (l’8 settembre scorso) e le procedure per il rientro della salma hanno richiesto tempi piuttosto lunghi. Oggi a partire dalle ore 11 è allestita la camera ardente nella chiesa di San Francesco a Civitanova Alta, il rito funebre invece sarà celebrato domani pomeriggio alle 15.30 in piazza della Libertà sempre nella città alta. Il padre Roberto Gaetani, i familiari, la compagna Tasha Vulgara e i tanti amici e colleghi dell’attore potranno così dargli il loro ultimo saluto. «Attore, educatore, scrittore, studioso, regista, fotografo, stella luminosa e molto altro ancora – così la compagna lo ha ricordato ieri su Facebook –. Claudio ha vissuto una vita pienissima di avventura ed è stato un viaggiatore fino all’ultimo. Sarà ricordato e celebrato per sempre con tanto amore, stima e affetto. La famiglia chiederebbe non fiori, ma offerte all’Ant».
Claudio Gaetani, docente di Laboratorio di linguaggio cinematografico all’Università di Macerata e attore (nel 2019 era stato Arlecchino nel film di Matteo Garrone “Pinocchio”, con Roberto Benigni e Gigi Proietti, adesso era il protagonista dello spettacolo teatrale “L’ombra lunga del nano” della compagnia Les Moustaches di Fara D’Adda) è morto a causa di un malore improvviso mentre era a Londra, in strada, con degli amici. Era arrivato il giorno prima per partecipare a un convegno. Il 18 settembre “L’ombra lunga del nano” sarebbe approdato a Milano al Teatro Elfo Puccini, gli organizzatori dell’Hystrio Festival e la compagnia Les Moustaches hanno voluto dedicargli un omaggio proiettando il video dello spettacolo (nel frattempo “L’ombra lunga del nano” è diventato anche un libro, si tratta del testo scritto da Alberto Fumagalli con le illustrazioni di Daniele Prato).