Macerata

Civitanova, si fingono operatori bancari per truffare una 70enne

La donna era stata convinta a fare due bonifici. Il raggiro non è andato a buon fine perchè la somma chiesta dai malviventi superava il massimale previsto dalla banca

CIVITANOVA – Si sono finti dipendenti di una banca per convincere una 70enne a fare due bonifici da 4.990 euro. La truffa fortunatamente non è andata a buon fine ma solo perché la somma richiesta superava il limite previsto dalla banca per gli accrediti. Dopo la denuncia della signora i poliziotti hanno avviato mirate indagini all’esito delle quali hanno denunciato due 28enni campani di cui uno già noto alle forze dell’ordine.
La denuncia risale a marzo scorso quando una civitanovese di 70 anni si era recata in Commissariato per segnalare una tentata truffa da lei subita. La donna riferì di aver ricevuto un messaggio sul cellulare da parte di una banca con la quale le veniva richiesto il versamento della somma di 990 euro per spese non meglio indicate. Inoltre, la donna era stata invitata ad aprire un link presente nel messaggio nel caso non si fosse riconosciuta come diretta interessata. Letto il messaggio, temendo di essere vittima di una truffa, la donna aveva aperto il link e aveva ricevuto un messaggio vocale con il quale le veniva anticipato che sarebbe stata richiamata quanto prima da un operatore della banca.

E così è accaduto. Poco più tardi, dal numero dal quale aveva ricevuto il primo messaggio l’aveva contattata un uomo che si era qualificato come un operatore della banca. L’uomo avrebbe detto alla 70enne che c’era stato un tentativo di truffa ai suoi danni e che la truffa poteva essere scongiurata eseguendo un bonifico istantaneo. A quel punto preoccupata per quanto stava accadendo e temendo il peggio, la civitanovese aveva effettuato un primo bonifico, sempre sotto la guida telefonica del presunto operatore, di 4.990euro in favore di una persona della quale le era stato fornito cognome, nome e il numero dell’iban su cui fare il versamento. La signora era stata invitata ad effettuare un secondo versamento dello stesso importo in favore di una seconda persona con analoghe modalità e la donna aveva eseguito anche il secondo bonifico. Subito dopo però, al numero della 70enne era arrivato un Sms dalla propria banca (Sms che risulterà anch’esso artefatto) con il quale veniva messa al corrente che i bonifici da lei effettuati erano stati rifiutati perché eccedenti il massimale di spesa.

Delle transazioni non riuscite la donna aveva informato il presunto operatore bancario che l’aveva rassicurata dicendole che era normale, chiedendo così di effettuare un terzo bonifico. Ma dopo l’ennesima richiesta di bonifico la vittima aveva interrotto la chiamata perché aveva ricevuto una telefonata dalla figlia. Successivamente non era stata più ricontattata. Il tentativo di truffa non è andato a buon fine in quanto le richieste di versamento sono state rifiutate soltanto perché la richiesta di 4.999 euro eccedeva il limite massimo previsto dalla banca della signora per eventuali accrediti altrimenti, anziché sfumare, la truffa sarebbe andata a buon fine.
Le immediate indagini avviate dal Commissariato ed eseguite anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e dei numeri degli iban forniti dai finti operatori bancari per il versamento delle somme, hanno consentito di individuare e denunciare all’autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa due 28enni di origine campana, di cui uno gravato da numerosi pregiudizi di polizia tra i quali anche la truffa.

«Le truffe – sottolinea la polizia – sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro. Molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente. Ma molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili, tanto da far cadere in errore anche i più attenti e anche quando non si presentano di persona come nel caso descritto, sono sempre gentili e convincenti». Per questo l’invito della polizia è quello di «non intrattenersi in conversazioni telefoniche sospette con persone che non si conoscono e non aprire mai mail o messaggi sospetti di cui si sconosce l’origine. Quindi, non abbiate paura o vergogna, è sempre importante denunciare tempestivamente le truffe cercando di ricordare più particolari e dettagli possibili. La tempestività è indispensabile. Non esitate a chiamare».

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