MACERATA – Nella tarda serata di ieri (mercoledì 3 marzo) i militari della Compagnia di Civitanova Marche della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un uomo indagato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Fondamentali i tabulati telefonici per le indagine. Giro d’aggari di circa 100mila euro.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, trae origine da una specifica attività svolta la scorsa estate nei confronti di uno spacciatore, tunisino di 26 anni, residente a Civitanova Marche – anche a seguito di quanto concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in tema di rafforzamento del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in Macerata e provincia.
In quell’occasione fu sequestrato denaro contante per oltre 2.000 euro e un telefono cellulare. A seguito di una minuziosa azione d’intelligence eseguita anche attraverso l’esame del traffico telefonico sul cellulare dell’indagato e l’elaborazione dei dati acquisiti dagli operatori telefonici, le Fiamme Gialle hanno individuato i soggetti ritenuti potenzialmente in rapporto con l’indagato per ragioni correlate all’acquisto di sostanze stupefacenti, alla luce del numero di contatti intercorsi con l’uomo e del profilo soggettivo degli acquirenti.
Conseguentemente, i militari hanno ricostruito il “pacchetto clienti” dell’indagato e, a seguito di escussioni in atti di 32 persone, hanno quantificato in 2.827 gli episodi di spaccio di eroina attribuiti all’uomo, con un giro d’affari di quasi 100.000 euro e la cessione di oltre un chilogrammo di eroina. Tali risultanze sono state poste al vaglio della magistratura inquirente e il gip, presso il Tribunale di Macerata, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del tunisino, che i finanzieri di Civitanova Marche hanno appunto eseguito nella tarda serata di ieri.
L’importo ricostruito, derivante dalle cessioni dello stupefacente, sarà debitamente sottoposto a tassazione ai sensi del decreto legislativo n. 537 del 1993 che disciplina l’imposizione fiscale dei proventi illeciti.