Macerata

Civitanova, Squadroni e Bianchi contro l’Amministrazione: «Su via Aldo Moro l’ennesima speculazione edilizia»

Le due consigliere della civica SiAmo Civitanova commentano la seduta del Consiglio comunale di lunedì, quando la maggioranza ha votato la variante in via Aldo Moro

Da sin: Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni.

CIVITANOVA MARCHE- «Sulla concessionaria in via Aldo Moro gestione scandalosa da parte dell’Amministrazione. E il rischio esondazione non va affatto accantonato». Lo dicono le consigliere di minoranza Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi (‘SiAmo Civitanova), commentando la seduta del Consiglio comunale di lunedì quando la maggioranza ha votato a favore del cambio di destinazione d’uso di un’area in via Aldo Moro. L’area passa da verde a commerciale, consentendo la realizzazione di una nuova concessionaria.

«Non possiamo – dicono – sottacere la scandalosa delibera di variante urbanistica che ieri la maggioranza ha approvato all’unanimità, riferita alla costruzione di 3.400 mq nella zona adiacente un noto ristorante. Scandalosa per i documenti che correlavano la stessa: pareri degli enti preposti del 2009; parere della Provincia di non sottoposizione a Vas del 2009; perizia geologica del 2009». Bianchi  e Squadroni parlano di rischio esondabilità. «Ma lor signori sanno che si tratta di zona esondabile? Sanno che la morfologia può essere cambiata? Non si sono sentiti in dovere di aggiornare i pareri e gli studi dopo 13 anni, specie alla luce dei cambiamenti climatici che hanno determinato, ad esempio, la tragedia nella zona di Ostra/Senigallia non più di un mese fa?». E della famosa opera di riammagliamento. «Nella delibera – proseguono – si legge che l’intervento si innesta nella più ampia programmazione del ‘riammagliamento.   Salvo, poi, sentire l’arch. Strappato dire che il riammagliamento è per ora accantonato. Lo stesso arch. Strappato dice testualmente che ‘la dotazione pubblica dei parcheggi può essere sufficiente anche eventualmente ad accogliere le attività che sono attualmente esercitate nell’altro edificio commerciale che è la Serra’: ma, allora,i parcheggi servono alla discoteca? Dov’è l’interesse pubblico per consentire di snaturare un’intera area e renderla commerciale? Come mai tutto il quartiere Fontanella è soggetta al vincolo esondazione ed in questa variante, invece, si può costruire un intero edificio di 3.400 mq?».

Le due consigliere fanno un accenno anche al discorso aree verdi e lanciano l’accusa di speculazione edilizia. «In tale delibera, le zone verdi che l’Amministrazione avrebbe realizzato venivano inserite nel più ampio progetto della ciclovia e sottoposte a verifica Arpam – aggiungono – : come si spiega che quando ad operare è l’Ente Pubblico bisogna rispettare tutti i vincoli di Legge e di Regolamento e, invece, quando a costruire è un privato tali vincoli vengono cancellati? Nella variante non vi è cenno della Dgr 410/2016. Né l’arch. Strappato ha risposto alla precisa domanda che il consigliere Squadroni poneva in merito. E’ l’ennesima speculazione edilizia portata avanti da questa Amministrazione, con l’avallo di tutti i consiglieri di maggioranza, per la realizzazione di una costruzione che avrà un valore di circa 3,5-5 milioni di euro a favore del privato, ‘monetizzata’ dal Comune con una rotatoria in via Aldo Moro del valore di circa 250.000 euro, che probabilmente – a detta dello stesso Arch. Strappato – neppure si farà»