Macerata

Civitanova, a tavola nonostante i divieti: attività sospesa per un hotel ristorante

Erano stati ammessi al servizio ulteriori cinque clienti oltre agli ospiti dell'albergo, unici legittimati a usufruirne. Cinque giorni di stop anche per un bar, trovato aperto dai carabinieri ben oltre l'orario di chiusura

carabinieri

CIVITANOVA MARCHE – Fine settimana all’insegna dei controlli, attività serrate e mirate dei militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche che, nell’ambito di specifici servizi di verifica per l’ottemperanza delle stringenti misure di contenimento epidemiologico nella giurisdizione inclusa in area critica arancione, hanno proceduto al controllo di due distinti esercizi commerciali e, contestualmente, emesso per ciascuno il provvedimento di sospensione provvisoria dell’attività per giorni cinque, oltre alla contestazione delle relative sanzione amministrativa pari ad euro quattrocento.

Il primo, un bar del centro, è stato sanzionato poiché trovato aperto ben oltre l’orario consentito, consentendo peraltro ai suoi avventori di consumare le bevande nelle immediate vicinanze del locale, mentre, il secondo è un hotel ristorante situato nella zona collinare che, nonostante i divieti, aveva ammesso al ristorante ulteriori cinque clienti oltre gli ospiti dell’albergo, unici legittimati al pranzo a tavola, inoltre, uno dei dipendenti non indossava il previsto dispositivo di protezione facciale (mascherina). 

Nell’ambito del medesimo servizio sono state controllate ulteriori ottantuno attività commerciali, settantatré autovetture ed identificate complessivamente centoventisei persone, nei confronti delle quali sono state anche accertate dodici violazioni al codice della strada, le ipotesi più frequenti sono legate al mancato uso delle cinture di sicurezza ed utilizzo del telefono cellulare ala guida.

L’attività di presidio dell’Arma dei Carabinieri consente di garantire risultati concreti e significativi che, anche grazie alla campagna di informazione promossa dalle Autorità di Governo, aiutano a sensibilizzare la popolazione al rispetto delle norme di tutela e prevenzione del rischio di contagio da covid-19 nell’interesse dell’intera collettività marchigiana.