Macerata

Civitanova Marche, telecamere al semaforo per multare chi passa con il rosso. «Sicurezza una priorità»

L'assessore alla sicurezza di Civitanova risponde a chi ha parlato della fase di sperimentazione come una volontà di "fare cassa" da parte del Comune

semaforo

CIVITANOVA – L’assessore alla Sicurezza del comune di Civitanova Giuseppe Cognigni interviene in merito alla notizia relativa alla delibera, approvata dalla Giunta, con la quale si dà il via alla sperimentazione, tra corso Umberto I e piazza XX settembre, delle telecamere in grado di multare tutti i veicoli che passano con il semaforo rosso.

C’è infatti chi, in questi giorni, ha accusato l’Amministrazione comunale di aver dato il via a questa fase con UN semplice intento: quello di “fare cassa”. Una considerazione che non è passata inosservata all’assessore Cognigni che, nel merito, ha deciso di replicare.

«Una scelta obbligata, assieme ai sistemi già in uso come Targa System e OCR, per monitorare automobilisti e motociclisti sprovvisti di assicurazione o di regolare revisione dei propri veicoli, sempre nell’ottica della sicurezza e della salvaguardia relative alla cittadinanza tutta e non solo – spiega Cognigni -. La situazione è migliorata grazie ai continui controlli, con particolare attenzione al periodo estivo dove, all’aumento delle presenze, è direttamente proporzionale l’aumento di rischi e incidenti. Una delle infrazioni più ricorrenti è quella di attraversare un incrocio con il semaforo rosso».

A questo, spiega Cognigni, si aggiungono i «parcheggi selvaggi sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, persino negli stalli riservati ai diversamente abili. Come reagisce certa comunità, non tutti grazie al cielo, di fronte alla presa in carico della responsabilità da parte di questa amministrazione per ciò appena elencato? Semplice: “il Comune vuole fare cassa…”. Quindi per certa cittadinanza, preservare l’onestà e i cittadini virtuosi, far rispettare le leggi, adottare misure tecnologiche deterrenti, sanzionare chi è gravemente deficitario o deficitaria di senso civico e rispetto per gli altri, vuol dire “fare cassa”».

«Se tutelare i cittadini rispettosi vuol dire “fare cassa” di contro a quei cittadini che rispettosi, evidentemente, non lo sono, qualcosa non funziona perché è l’esatto contrario – prosegue l’assessore -. Questa amministrazione ha a cuore la propria cittadinanza e anche se stessa, perché potrei finire io stesso sotto le ruote di un irresponsabile. La sicurezza è al primo posto per noi e continueremo nel programma di potenziamento tecnologico, controllo e sanzione contro chi ancora crede nello stato caotico dell’uomo lupo, per l’altro uomo come possibile condizione favorevole».

«Come assessore alla Sicurezza ho a cuore la tranquillità e la vita dei miei concittadini e concittadine. Quando mi chiamò il sindaco e mi chiese di riportare la sicurezza a Civitanova, per me divenne un must e un chiaro impegno elettorale. In strada i reati non sono meno gravi di quelli perpetrati nei domicili o altro. Gli investimenti nella serenità dei miei concittadini e concittadine sono e saranno, per me, prioritari».