CIVITANOVA MARCHE – Uova contro le vetrate della sede della Lega. Vandali in azione nel tardo pomeriggio di ieri in viale Vittorio Veneto, a Civitanova, dove è stata presa di mira la sede del partito guidato da Matteo Salvini, bersagliata da un lancio di uova. Un gesto forte che i rappresentanti del gruppo, fra cui il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, il referente provinciale Luca Buldorini e il referente comunale Giorgio Pollastrelli, non hanno potuto fare a meno di definire «meschino e violento, un oltraggio alla democrazia».
Ad accorgersi sono stati alcuni militanti andando ad aprire la sede perché era in programma una riunione per parlare delle prossime amministrative. «Si tratta di un oltraggio alla democrazia ed è testimonianza di un sempre più frequente ricorso alla violenza che va fermato – commenta Marchetti – ci stiamo muovendo infatti per sporgere denuncia, perché certi gesti non ci intimoriscono, ma non possono passare sotto silenzio. Quanto accaduto non ha niente a che fare con la politica, che può essere divergenza, anche totale disaccordo, ma non può mai esistere laddove mancano civiltà e rispetto».
Solidarietà al partito è arrivata da diversi esponenti politici, a partire dal sindaco Fabrizio Ciarapica. «Solidarietà agli amici militanti della Lega per il vile atto vandalico fatto contro la loro sede. Gesto deprecabile da condannare nella maniera più assoluta, confido che le forze dell’ordine possano individuare al più presto il responsabile. Le idee si combattono con le idee, attraverso il dialogo e il confronto civile, non certo con atti ignobili e vili». Stessa vicinanza è stata espressa anche dal gruppo locale di Fratelli d’Italia. «Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai militanti della Lega per l’ignobile atto vandalico subito nella loro sede locale. Un gesto meschino messo in atto da gente vile che, probabilmente, non riesce a confrontarsi attraverso il dialogo ed il confronto. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine nella speranza di individuare al più presto i responsabili».