Macerata

Civitanova, vende un’auto ottiene l’acconto ma non consegna il mezzo: 51enne condannato

Accusato di insolvenza fraudolenta il commerciante è stato condannato a pagare 400 euro di multa, una provvisionale di 1.500 euro e il risarcimento dei danni. La vicenda risale al 2018

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA – Aveva venduto una Peugeot 307 all’ex sindaco di Civitanova Ivo Costamagna che aveva pagato 1.500 euro di acconto ma senza consegnare il mezzo. Oggi 21 maggio un commerciante d’auto civitanovese di 51 anni è stato condannato a 400 euro di multa per insolvenza fraudolenta. Dovrà anche pagare una provvisionale di 1.500 euro all’ex primo cittadino, parte civile con l’avvocato Alessandro Brandoni, e un risarcimento danni il cui importo dovrà essere quantificato in sede civile.

Da sx Ivo Costamagna e l’avv. Alessandro Brandoni

Il fatto risale al 2018 quando Costamagna a causa di un incidente stradale dovette cambiare auto. Decise di prenderne una di seconda mano e si rivolse al civitanovese per trattare l’acquisto di una Peugeot 307. Il 14 novembre fu sottoscritto il contratto di compravendita che prevedeva il pagamento di 1.500 euro di acconto e la consegna dell’auto entro sette giorni. Passò una settimana ma niente, due settimane e dell’auto nessuna traccia, poi il 10 dicembre Costamagna inviò un messaggio al venditore per sollecitare la consegna. La risposta arrivò solo dopo qualche giorno ma si risolse in un nulla di fatto.

Seguirono altri messaggi di sollecito ai quali il commerciante avrebbe risposto rassicurando l’acquirente che la consegna del mezzo sarebbe avvenuta di lì a breve ma a febbraio, non vedendo vie d’uscita, l’ex sindaco denunciò l’accaduto all’autorità giudiziaria.

A conclusione delle indagini la Procura contestò al civitanovese il reato di insolvenza fraudolenta e oggi il processo a carico del 51enne, difeso dall’avvocato Luca Sartini, è stato discusso in Tribunale a Macerata: il pubblico ministero Raffaela Zuccarini ha chiesto la condanna a tre mesi di reclusione, il giudice Andrea Belli ha condannato l’imputato al pagamento di 400 euro di multa, del risarcimento da quantificare in sede civile e di una provvisionale di 1.500 euro a Costamagna.

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