CIVITANOVA MARCHE – Maggioranza blindata al momento del voto sulla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani. L’assise torna a riunirsi dopo oltre tre mesi dall’ultima seduta – l’ultima volta era il 19 dicembre – e lo fa per decidere le sorti di Troiani, su cui le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia dalla carica di Presidente per via di una vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto. Con la discussione che si è svolta in adunanza segreta (in base all’articolo 64 del regolamento comunale, ndr), la conta finale dei voti ha ribadito lo schema maggioranza vs opposizione: 16 i no e 9 i sì.
Tra il pubblico, che al momento della discussione è stato fatto uscire dall’aula per attendere nei corridoi di palazzo Sforza, presenti una ventina di attivisti tra cui gli iscritti alla lista ‘SiAmo Civitanova’ (di riferimento a Silvia Squadroni, ndr) con le magliette bianche e le scritte rosse «No violenza». Anche la stessa consigliera Silvia Squadroni ne indossava una.
Annullate le discussioni sulle mozioni relative alle intitolazioni di vie e piazzali a Toro Seduto e Sergio Ramelli presentate dal consigliere dem Francesco Micucci, per un’iniziale assenza dello stesso.
Variante ex Ceccotti
L’altro punto focale della serata, il voto sulla variante ex Ceccotti. Il piano è stato approvato con 14 sì e 8 no. Tra le criticità più sottolineate dalle minoranza, spicca «la prevalenza dell’interesse pubblico su quello privato», e soprattutto la scarsità di collegamenti. Più o meno le stesse situazioni che erano state evidenziate nei giorni precedenti la seduta consiliare: «mancanza di seri collegamenti: non si può pensare che il passaggio pedonale dal nuovo quartiere che sorgerà al borgo marinaro sarà affidato al sottopasso ferroviario, così angusto e che come dice la parola, non è di proprietà del Comune ma delle Ferrovie e quindi soggetto alle decisioni che non spettano a noi», ha detto Micucci. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Mirella Paglialunga, la quale ha posto l’accento anche sulla mancanza di un percorso ciclabile. «Non è perché abbiamo aspettato venti anni che ora dobbiamo partorire questo aborto». Di «data storica» ha invece parlato l’assessora all’Urbanistica Roberta Belletti, «un progetto che la città attende da venti anni». Stralcio delle cartelle esattoriali inferiori a mille euro dal 2000 al 2015, per una cifra di circa 1,7 milioni di euro, secondo le stime dell’assessore al bilancio Claudio Morresi.