Macerata

Club AutoMoto storiche di Ancona: primo raduno del 2023 nel nome di Enrico Mattei

Tornano a rombare i motori d'epoca del Club AutoMoto Storiche di Ancona: domenica 5 marzo appuntamento a Matelica. Ecco il programma

ANCONA- Tornano a rombare i motori d’epoca del Club AutoMoto Storiche di Ancona. La grande carovana di auto e moto d’epoca tornerà a sfilare domenica 5 marzo, quando da Ancona raggiungerà Matelica per rendere omaggio alla figura di Enrico Mattei, uno dei grandi protagonisti del “miracolo economico” italiano del Dopoguerra.

Dietro all’organizzazione del primo evento motoristico del 2023 c’è il Club AutoMoto Storiche di Ancona che in questi giorni ha ottenuto anche un Encomio da parte della Commissione Nazionale Manifestazioni Auto Storiche per la buona riuscita del Trofeo del Monte Conero, iniziativa che si è tenuta proprio nella zona del Conero e che ha visto arrivare nel capoluogo di regione decine di equipaggi.

Il programma

In questi giorni sono iniziate ad arrivare le prime adesioni e non mancano richieste anche da fuori regione. Il raduno è fissato per le 8,30 in piazza Salvo d’Acquisto, ad Ancona: qui, una quarantina di equipaggi si daranno appuntamento e partiranno alla volta di Matelica dove è previsto l’arrivo per le 10,15 circa. A ricevere la carovana il primo cittadino Massimo Baldini come puntualizza il presidente del Club AutoMoto Storiche di Ancona Franco Casamassima: «Una volta arrivati a Matelica ci sarà l’incontro con l’amministrazione comunale e la visita al museo dedicato ad Enrico Mattei. È prevista anche una tavola rotonda al Teatro. Un evento questo di Matelica che è stato possibile organizzare grazie alla disponibilità degli eredi, in modo particolare della nipote Rosangela Mattei del marito il dottor Curzi e di Aroldo Curzi che peraltro farà da relatore al convegno».

Tra le vetture che saranno esposte in piazza ci sarà anche l’Alfa Romeo di proprietà di Enrico Mattei che il parlamentare utilizzo la mattina del 27 ottobre 1962 per raggiungere l’aeroporto di Catania per poi precipitare con l’aereo dopo qualche ora in provincia di Pavia in circostanze che non sono mai state del tutto chiarite.