CIVITANOVA/MACERATA – Le agenzie viaggi sono uno dei settori economici che sta risentendo maggiormente dell’allarme e della psicosi generata dal Coronavirus.
«Siamo travolti da chiamate di gente che ha paura in generale della partenza e chiede continuamente a noi cosa può fare e cosa può succedere di grave – ci spiega la titolare dell’agenzia civitanovese Mareva Tour -. Noi cerchiamo di tranquillizzare i nostri clienti ma non possiamo fare più di tanto. Lavorando come volontaria della Croce Verde so benissimo come funzionano queste epidemie e quindi cerco costantemente di rassicurare i viaggiatori ma delle volte risulta molto difficile».
«Da un lato c’è gente che parte regolarmente ma dall’altro ci sono persone che ci chiamano per viaggi prenotati ad agosto e che non sanno cosa fare – continua la titolare -. Quotidianamente rispondiamo al telefono e spieghiamo come funziona l’annullamento di un viaggio e quali sono le penali perché, purtroppo, ci sono. Se infatti una persona decide di non partire per paura perde i soldi del viaggio prenotato e non ha nessun rimborso. Diversamente se ci sono delle disposizioni ministeriali della Farnesina che sconsigliano quella determinata località allora si può chiedere il rimborso: come il caso della Cina ad esempio. Avevamo moltissimo turismo in quelle zone e abbiamo avuto un vero e proprio tracollo».
Il problema maggiore però riguarda non la destinazione da raggiungere ma la paura stessa del contatto con l’altro. «Anche gente che ha prenotato per l’America, Budapest o l’Australia ci chiede di cancellare – concludono dall’agenzia viaggi -. Fa quindi paura la partenza in sé e l’idea di essere in contatto con altre persone o frequentare semplicemente un aeroporto. Attualmente devo dire che annullamenti non ci sono stati ma ho molti viaggi in stand-by e le prenotazioni sono notevolmente diminuite».
«Rispetto all’anno scorso, nello stesso periodo, abbiamo avuto un calo del 50% da riferirsi alla psicosi del Coronavirus – osserva il titolare dell’Agenzia Viaggi Salutami le Stelle di Macerata -. C’è molta paura e la gente non solo non prenota il nuovo ma nemmeno parte; noi avevamo un grandissimo business con la Cina e i paesi asiatici e ne stiamo risentendo notevolmente. Ma non solo il territorio cinese, la gente ha anche paura di andare in Giordania, alle Mauritius, in Messico o in Sud Africa; pensi che delle persone volevano annullare un viaggio prenotato per gennaio 2021 alle Maldive».
«Purtroppo la psicosi è una brutta bestia e fa danni inenarrabili, molto più di quelli che fa la stessa malattia – ha concluso il titolare dell’agenzia del capoluogo -. Lo Stato però dovrebbe fare qualcosa come sospendere i pagamenti per noi aziende perché non lavorare per tre o quattro mesi diventa durissimo e molti potrebbero essere costretti alla chiusura. Se interrompiamo il giro ci mettono in ginocchio: se si continua così dobbiamo chiedere lo stato di crisi per il settore turistico».