FERMANO – «Al momento non ci sono pazienti ricoverati all’Ospedale Murri di Fermo che possano essere classificati come casi sospetti di malattia da Cronavirus collegati con l’epidemia cinese». A rassicurare la popolazione dopo la notizia apparsa oggi (venerdì 31 gennaio) sulla stampa locale è il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini. In alcune scuole del capoluogo, come spiegato dai tre dirigenti dei rispettivi ISC, qualche genitore allarmato dalla notizia (smentita poi dall’Area Vasta 3, ndr.) ha voluto avere informazioni più dettagliate.
«La notizia apparsa oggi sulla stampa della cronaca locale di una testata giornalistica è priva di fondamento – ha sottolineato il direttore -. La Regione ha attivato il Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria (Gores), che ha trasmesso le indicazioni per la sorveglianza e la gestione nel territorio regionale di eventuali casi sospetti o probabili di malattia da CoronaVirus. L’Area Vasta 4, già attiva, sta applicando la indicazioni del GORES in linea con il protocollo operativo».
«Il Gores sta elaborando ed emanerà in tempi brevi una specifica procedura per la gestione dei contatti e dei casi confermati» – ha concluso Livini che ha poi ricordato agli utenti che possono consultare i siti ufficiali nazionali e in particolare la sezione FAQ del Ministero della Slaute.
E questa mattina, in alcuni istituti scolastici, dopo la diffusione della notizia di un caso in isolamento all’ospedale di Fermo per sospetto Coronavirus, alcuni genitori hanno dovuto “fare i conti”, viste anche le sommarie notizie riportate nell’articolo, con l’allarme infondato.
«Per ora la gente si comporta normalmente e questa mattina non si sono registrati dei casi di allarmismi – ha riferito la dirigente dell’Istituto “Leonardo Da Vinci” Marinella Corallini -. Alle otto il sindaco Paolo Calcinaro, che si è subito adoperato per delineare i contorni della situazione, ci ha chiamato per verificare che nei nostri plessi non ci fossero casi attenzionati e abbiamo subito messo in atto il controllo, risultato negativo».
Alcuni genitori si sono invece allarmati, dopo la diffusione della notizia (smentita dall’Area Vasta, ndr.), nei plessi facenti parte dell’ISC “Fracassetti-Capodarco”. «Qualcuno ha chiamato per accertarsi che non ci fossero casi nella nostra scuola e diciamo che si è registrata una sorta di ‘psicosi’ – ha riferito la dirigente Annamaria Bernardini che conferma la non presenza di casi studiati dal Dipartimento sanitario fermano negli istituti -. Questa mattina abbiamo subito avuto un primo contatto con il sindaco e poi ho inviato una mail interlocutoria all’Area Vasta per comprendere se ci sono eventuali prassi da adottare in futuro. Credo che in questo momento dobbiamo rassicurare i nostri studenti e i loro genitori».
«Oggi un genitore, letta la notizia (smentita dall’Area Vasta, ndr.), ha chiamato la scuola per avere informazioni dato che in una classe dell’infanzia abbiamo un bambino di nazionalità cinese che, sottolineo, gode di buonissima salute – ha chiarito il preside dell’ISC “Ugo Betti” Francesco Lucantoni -. Abbiamo subito avuto un contatto con il sindaco e abbiamo anche ricevuto una circolare dall’Ufficio scolastico regionale che spiega che non ci sono pericoli e che l’attività di prevenzione e di controllo è stata attivata da parte dell’Asur. Non sussistono dunque restrizioni per la frequenza delle attività anche perché tutte le persone che sono tornate dalla Cina in quel periodo sono già state sottoposte ai controlli».
«Avevamo un quantitativo minimo di mascherine che sono già finite – riferiscono alcuni farmacisti del capoluogo -. I grossisti che ci riforniscono infatti le hanno momentaneamente terminate e stanno attendendo che le ditte tornino a produrle per riconsegnarle, speriamo, entro la prossima settimana. Oltre a questo e a qualche persona presa da allarmismi eccessivi possiamo dire che la situazione è sotto controllo».