Macerata

Corridonia, positiva al Covid Nelia Calvigioni: «Prestiamo la massima attenzione»

L’ex sindaco di Corridonia ha anche sottolineato la difficoltà nella quale si trova attualmente il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dovuto all’aumento dei ricoveri

CORRIDONIA – L’ex sindaco di Corridonia lo ha annunciato personalmente sui social. «Insieme, ne sono certa, ce la faremo. Io non mollo e sarà sempre a disposizione, anche da casa – ha scritto -. Stamattina (martedì 17 novembre) ho ricevuto la risposta del tampone molecolare fatto venerdì e sono positiva al Covid-19. Da venerdì, avendo fatto il tampone rapido, già siamo tutti in isolamento domiciliare a casa e ho già avvertito con un messaggio le persone con le quali ho avuto contatti».

Nelia Calvigioni, ex sindaco e attuale consigliere di minoranza di Corridonia

«Ovviamente non me l’aspettavo – ha continuato l’ex presidente del Consiglio di Corridonia e attuale consigliere di minoranza -; il rispetto delle regole e le condizioni di salute normali mi lasciavano tranquilla e non avevo sintomi. Il virus invece ha colpito anche noi a casa e vi chiedo quindi di prestare la massima attenzione e di rispettare scrupolosamente le regole».

La Calvigioni ha anche sottolineato la difficoltà nella quale si trova attualmente il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dovuto all’aumento dei ricoveri. Una testimonianza diretta la sua dato che per motivi familiari ha frequentato il punto di primo intervento del nosocomio del capoluogo negli ultimi giorni. Il suo familiare infatti, come sottolinea l’ex sindaco di Corridonia, «quando riuscivamo a parlarci ci diceva che stava male e dagli accertamenti effettuati subito aveva bisogno di un casco per l’ossigeno. Da venerdì, solo ieri gli è stato trovato un posto in Medicina d’urgenza. Questa è la realtà di Macerata e serve dare una risposta subito alle urgenze».

La Calvigioni ha infine sottolineato che a Corridonia – 212 i positivi e 190 le persone in isolamento domiciliare – la crescita dei contagi «è troppo elevata. Invito il Comune a fare una convenzione con i laboratori privati e a mettere a disposizione delle risorse finanziarie per fare i test drive veloci – ha concluso l’ex presidente del Consiglio -. Meglio prevenire che curare e i tamponi rapidi per le famiglie sono una spesa e non tutti se lo possono permettere; chiedo quindi un intervento immediato da parte del Comune».