CIVITANOVA MARCHE- «L’affidamento di una parte dei turni dei Pronto soccorso alla Coop è la certificazione del fallimento da parte della politica negli ultimi trenta anni nella gestione del personale sanitario». Inizia così un duro intervento di Tommaso Claudio Corvatta, ex Primo cittadino di Civitanova e medico di famiglia che critica le scelte regionali in merito sulla sanità. In particolare l’attacco alla Giunta Acquaroli è per la decisione di affidare la copertura di alcuni turni nei pronto soccorso degli ospedali di Civitanova, Macerata e Camerino ad una cooperativa del fermano. «Sono decenni – dice Corvatta – che le varie organizzazioni dei medici avvertono i vari Governi che l’esiguo numero di studenti in medicina, avrebbe inevitabilmente condotto ad una carenza dei medici, rimanendo sempre inascoltate. Era quindi prevedibile che in carenza di medici, le occupazioni più scomode come il Pronto soccorso ne avrebbero sofferto maggiormente».
Il leader della lista ‘Futuro in comune’ punta il dito contro i vertici di Palazzo Raffello. «Tale carenza – aggiunge – non giunge imprevista ed improvvisa ma si poteva e si doveva prevedere. È per colpevole insipienza del governo della Regione che oggi si è arrivati all’affidamento dei turni alla coop». Ed esprime forti dubbi sulla qualità del servizio: «Il problema non sono solo i costi che lievitano: la qualità della prestazione professionale del medico è anche legata al livello di motivazione del medico, quale motivazione può avere un collega che ha come datore di lavoro la coop che si occupa di vari aspetti del sociale ma non specificatamente della salute, quale motivazione può avere un collega che opera cambiando continuamente colleghi di lavoro, sede, ed avendo anche una prospettiva di solo alcuni mesi? – si interroga l’ex Sindaco di Civitanova – E quale motivazione possono mantenere gli altri colleghi, quelli che sono in organico al pronto soccorso e vengono a lavorare gomito a gomito con colleghi che guadagnano il doppio, il triplo di loro con meno responsabilità?». Poi esprime preoccupazioni per il reiterarsi della pandemia da Covid 19 e per l’andamento dell’epidemia influenzale, facendo notare come quest’ultima non sia mai stata «così precoce come quest’anno. Il Pronto soccorso sarà messo a dura prova». Poi la chiosa finale: «la scelta di affidare all’esterno turni del Pronto soccorso – conclude Corvatta – è pericolosa perché demotiva il personale ed è tutto meno che ineluttabile: essa è frutto di errori che vengono da lontano e dell’incompetenza di chi governa attualmente la Regione».