MACERATA – Numeri che parlano di una provincia virtuosa e che rispetta, seppur con qualche eccezione, le disposizioni ministeriali in materia di contenimento del virus. Ora la prefettura di Macerata è al lavoro per quanto riguarda la ripartenza della attività produttive della provincia.
1078 comunicazioni di proseguo dell’attività per le realtà del Maceratese in un mese. 628 sono invece le attività produttive che, con una comunicazione al prefetto, hanno chiesto di poter accedere ai locali aziendali per lo svolgimento di attività conservative, di magazzino, di vigilanza, di manutenzione, di gestione dei pagamenti e, ovviamente di sanificazione.
Dal 14 aprile è stata inoltre attivata una piattaforma – che facilita le imprese e che permette di svolgere più velocemente azioni di controllo – che consente alle aziende di comunicare la prosecuzione delle attività produttive tramite la compilazione di un modello digitale che è possibile reperire nel sito della prefettura. 615 sono state le richieste esaminate e accolte mentre 463 sono in istruttoria.
311 gli accessi effettuati nelle aziende e, al momento, sono stati nove i provvedimenti di sospensione dell’attività. A supporto dell’impegno della Guardia di Finanza, in questo momento in cui ci avviciniamo alla stagione della raccolta nelle aziende agricole, sono in campo anche i militari dell’Arma dei carabinieri per una intensificazione dell’azione.
In campo anche la Polizia di Stato che monitora costantemente gli spostamenti sul territorio provinciale. Dall’11 marzo a oggi sono state controllate 50.856 persone. 1.469 le persone sanzionate e denunciate complessivamente. 40.243 sono stati gli esercizi commerciali controllati. 16 i titolari sanzionati e sei le attività sottoposte alla chiusura provvisoria.
Il totale degli interventi di controllo complessivamente svolti testimoniano un’attività costante ed incisiva che non conosce soste e che proseguirà anche nei prossimi fine settimana di festa, giorni in cui sarà determinante non abbassare la guardia per non vanificare gli sforzi e i sacrifici fino a ora compiuti da tutta la popolazione.
Il prefetto Iolanda Rolli, una settimana fa, aveva spiegato che era importante, in vista della Fase 2, porre attenzione alla possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata in questo momento di ripartenza. «Per garantire una terra sana e impermeabile al malaffare, è necessario il contributo di tutta la comunità e degli attori coinvolti nel territorio: istituzioni, rappresentanti delle categorie produttive, parti sociali» aveva sottolineato.