MACERATA – «Siamo sempre stati in prima linea per la protezione e per la cura del paziente e il nostro lavoro ruota intorno al rispetto dei protocolli già normalmente; forse oggi lo siamo ancora di più». A parlare è la presidente dell’Ordine degli Odontoiatri di Macerata Cristina Monachesi.
«Il Covid-19 e l’emergenza sanitaria non ci hanno quindi trovati impreparati ma è importante che sia anche il paziente a recepire i tempi degli interventi – che si sono inevitabilmente allungati – dato che tra un paziente e un altro c’è un “gap di sanificazione” per il quale sono necessari parecchi minuti sia per la sicurezza del paziente sia dei medici e degli operatori che sono sul campo – spiega la presidente -. Questo per l’Ordine comporta anche un aumento maggiore di dispositivi di protezione individuale vista anche la loro difficile reperibilità ma siamo tutti impegnati nel non far riverberare i costi sulle prestazioni».
«Senza considerare il fatto che oltre a operare nel “cratere” e quindi nella bocca del paziente c’è dietro anche un lavoro sul livello psicologico che dobbiamo portare avanti: è fondamentale infatti tenere sempre in prima linea l’interesse del paziente» ha aggiunto la Monachesi. Gli odontoiatri in questi mesi di lockdown non hanno mai chiuso completamente gli studi; o meglio il dovere etico e deontologico è quello di dare la massima disponibilità alle urgenze e alle emergenze nonostante ci siano stati dei periodi che, la stessa presidente, definisce «poco sicuri. Sì perché nonostante l’emergenza mondiale noi non ci siamo mai sottratti al nostro lavoro e con la passione che da sempre ci caratterizza abbiamo dato risposte concrete ai pazienti».
I protocolli, al momento, stabiliscono che gli stessi pazienti, prima di entrare nello studio del professionista, debbano essere muniti di camici, mascherine – che vanno tolte al momento dell’intervento professionale -, copri testa, copri scarpe e guanti. Le sale di aspetto vengono inoltre mantenute vuote e senza riviste e si lavora, rigorosamente, su appuntamento. I protocolli sono stati studiati da un tavolo tecnico con una componente odontoiatrica, con i sindacati e con le società scientifiche e, successivamente, validati dal Governo. «Stiamo riprendendo a piccoli passi la nostra normale attività seguendo scrupolosamente i protocolli e il nostro codice etico – ha aggiunto la presidente dell’Ordine degli Odontoiatri di Macerata -. I pazienti si devono sentire “sicuramente sicuri” e noi dobbiamo continuare a svolgere la nostra professione al meglio per renderli soddisfatti».
«Ovviamente al momento per le fasce più deboli, come gli anziani e i bambini, valutiamo, di volta in volta, se rimandare la prestazione nel caso non fosse strettamente necessaria – ha spiegato la dottoressa Monachesi -. Anche noi, che siamo in prima linea, siamo ovviamente a rischio perché operiamo nella zona del cratere della bocca ma, come abbiamo sempre fatto, non ci tireremo indietro e continueremo a portare avanti la nostra professione con onestà intellettuale».