CAMERINO – Minacce al professore e al rettore Unicam, sotto accusa uno studente part-time, che vive fuori regione. I fatti erano avvenuti nel periodo compreso tra marzo 2023 e gennaio 2024. Secondo l’accusa, lo studente avrebbe rivolto minacce ad un professore dell’università di Camerino, responsabile del corso di laurea, al rettore e ad altri docenti dello stesso corso per costringere loro a fargli sostenere gli esami on-line, pur sapendo che questo non era più possibile dal 1° aprile 2022 e pur avendo usufruito di una deroga in tal senso da parte del rettore per un esame.
Dopo aver ricevuto il diniego dall’università di poter sostenere anche gli altri esami on-line da parte, lo studente avrebbe inviato una serie di email minatorie ad un professore. Messaggi come «vengo a fare una strage se non risolve tutto subito» oppure «per favore faccia qualcosa perché veramente mi frulla per la testa di venire all’università e fare una strage tipo quelle che accadono ogni mese in America nelle scuole. E trovare un mitragliatore qui al sud è facilissimo e non costa neanche tanto, così almeno vado in galera e tranquillo che gli esami li faccio tutti a distanza, oppure mi accompagnano i poliziotti a Camerino» e «sono veramente arrivato al punto di pensare che un giorno di questi faccio una strage».
Alla fine, lo studente avrebbe inviato una email al rettore: «Le chiedo cortesemente di ritirare il tutto e chiudere la vicenda con le buone senza arrivare a tanto». E ha chiesto scusa. Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza predibattimentale. Lo studente è difeso dall’avvocato Barbara Antolini e ha scritto una lettera di scuse. La difesa ha chiesto e ottenuto la messa alla prova e l’udienza è stata rinviata al 3 luglio. L’università di Camerino si è costituita parte civile, chiedendo 10 euro come risarcimento simbolico.