«Credo sia stato fatto un lavoro di grande professionalità e i risultati si sono visti con l’individuazione dei responsabili e gli arresti». Così il questore di Macerata Antonio Pignataro commenta i fatti che hanno interessato Civitanova Marche nel periodo natalizio. Dall’aggressione subita da due agenti e da un giovane la sera di Capodanno, passando per l’arresto del 20enne romeno che ha dato vita a un inseguimento con la volante della polizia fino a quanto successo la notte scorsa nella sala d’attesa della stazione di Civitanova.
«I poliziotti coinvolti nelle aggressioni stanno bene; hanno delle lesioni ma torneranno in servizio quanto prima – ha aggiunto il questore -. Gli uomini e le donne della Polizia fanno il loro lavoro con alto senso del dovere e professionalità e lo hanno dimostrato in questi giorni. Il dispositivo messo in campo ha funzionato e ha permesso di dare una risposta concreta, rapida ed efficace a tutta la comunità civitanovese e provinciale in generale, grazie anche all’impegno della prefettura, dell’Autorità Giudiziaria, di tutte le altre forze dell’ordine, dei sindaci, delle amministrazioni e dei cittadini».
«I fermi e gli arresti hanno aumentato la percezione di sicurezza nella cittadinanza e questo è dimostrato anche dai numerosi elogi e plausi che il corpo di Polizia riceve ogni giorno – ha aggiunto Pignataro -. Indubbio che Civitanova, in questi ultimi giorni, è stato teatro di fatti eclatanti e frequenti ma la Polizia di Stato è riuscita a dare una risposta positiva individuando subito e responsabili e arrestandoli».
«Ripropongo ancora una volta le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli sul non girarsi dall’altra parte e denunciare casi simili – ha proseguito il questore -. Questo per ricordare che la lotta alla criminalità non appartiene solo alle forze di polizia ma a tutta la comunità indistintamente; dobbiamo fare delle scelte di campo perché dalla nostra onestà e dalla nostra condotta dipende la sicurezza dei nostri figli».
Sull’organico in forza agli uomini in divisa, il questore Pignataro spiega che «i numeri sono sufficienti, per ora, a contrastare qualsiasi tipo di illegalità ma non dobbiamo basarci su di essi ma piuttosto sul senso del dovere e della perseveranza che è in ognuno di noi perché tutti siamo parte attiva della comunità. Solo dove c’è un contesto sicuro c’è sviluppo economico, culturale e sociale».