CIVITANOVA MARCHE – Aveva aggredito la moglie con il manico di un martello e aveva minacciato di ucciderla,
oggi in tribunale ha patteggiato due anni il marito, un pescatore tunisino.
L’uomo, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, era finito sotto accusa per tentato omicidio e maltrattamenti. Le indagini difensive hanno fatto sì che il reato di tentato omicidio fosse poi derubricato a lesioni aggravate e l’uomo. Imputato davanti al gup Giovanni Manzoni, ieri ha patteggiato due anni, con pena sospesa, ed è tornato libero.
L’episodio era avvenuto lo scorso 25 luglio, intorno alle 3 di notte, a Civitanova Marche. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefania Ciccioli, il tunisino, dopo aver esagerato con l’alcol, avrebbe picchiato la moglie con un mestolo e un martello in varie parti del corpo. Poi, brandendo in mano un coltello da cucina con una lama di circa venti centimetri, avrebbe inseguito la donna, minacciando di ucciderla. Lei si era chiusa a chiave ed era scappata via, scendendo in strada da una finestra.
Il tunisino era stato arrestato poco dopo dalla polizia: era accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie, dal 2011 fino al 2024, con episodi di percosse, minacce e ingiurie.