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Civitanova Marche, sgominata la gang di Cerignola dei furti d’auto. I carabinieri: «Li abbiamo presi così»

È il comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri di Macerata, tenente colonnello Massimiliano Mengasini, a raccontare come sono andate le indagini

il comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri di Macerata, tenente colonnello Massimiliano Mengasini
Il comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri di Macerata, tenente colonnello Massimiliano Mengasini,

CIVITANOVA MARCHE – Erano saliti da Cerignola per rubare auto nelle Marche. Una attività costata l’arresto a quattro giovani tra i 20 e i 30 anni, tutti di Cerignola, e la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ad una quinta persona, pure residente nel centro del foggiano. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri delle Stazioni di Montecosaro e Civitanova Marche, coadiuvate dal Nucleo Operativo. Ed è il comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri di Macerata, tenente colonnello Massimiliano Mengasini, a raccontarci come sono andate.

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«L’estate scorsa, nel mese di luglio durante un servizio notturno, una pattuglia della stazione carabinieri di Montecosaro ha intercettato, intorno alle 3,00, due autovetture, un’Audi a1 e una Ford Fiesta che all’alt dei carabinieri non si sono fermate. Ne è nato un inseguimento al termine del quale gli occupanti delle auto, 5 ragazzi di giovane età, le hanno abbandonate e si sono dati alla fuga nei campi facendo perdere le loro tracce. L’Audi a1 era stata appena rubata a Macerata e presentava il piantone dello sterzo rotto e il nottolino forzato, mentre la Ford Fiesta è risultata rubata ad Ancona qualche giorno prima. Quest’ultima era stata contraffatta nel telaio e nella targa e a bordo sono stati rinvenuti arnesi da scasso di vario genere oltre a due centraline Bosch che sono utilizzate per avviare le auto rubate. Quanto sopra conferma il costante impegno del Comando Provinciale di Macerata nel controllo del territorio anche in orario notturno».

«Le ricerche degli autori del furto – prosegue il Tenente Colonnello – sono ovviamente partite all’istante e ci hanno permesso individuare i presunti autori responsabili, dopo pochissime ore, presso la stazione ferroviaria di Civitanova Marche in attesa di prendere un treno che li riportasse a casa. I 5 giovani identificati, tutti tra i 20 e i 30 anni, con precedenti penali, erano originari della città di Cerignola, in provincia di Foggia. Gli stessi presentavano vari graffi sulle braccia, sulle gambe e sugli indumenti compatibili, quindi, con danni prodotti da rovi e spine poichè fuggiti in mezzo alla campagna poche ore prima. i giovani erano evidentemente nervosi al controllo e reticenti nel fornire le proprie generalità. Addosso avevano alcuni arnesi da scasso e strumenti elettronici, funzionali al furto di autoveicoli, nonchè una chiave elettronica per auto utilizzata per l’avviamento dei veicoli sprovvisti di nottolino di accensione. Inoltre, gli stessi erano in possesso di passamontagna e telefoni cellulari».

Spiega il comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri di Macerata: «Il risultato conseguito è frutto in maniera quasi esclusiva dell’attività investigativa “classica” confrontando, ad esempio, le impronte digitali di alcuni di essi che sono risultate compatibli con quelle rinvenute sui veicoli rubati. Inoltre, tali risultanze investigative sono state avvalorate dall’analisi delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza presenti sui luoghi e dall’analisi dei tabulati telefonici dei cellulari degli indagati nonchè dei tracciati gps presenti sui veicoli. L’Autorità Giudiziaria ha pienamente condiviso il lavoro minuzioso e scrupoloso della Stazione di Montecosaro e della Compagnia di Civitanova Marche che ha permesso l’emissione del provvedimento cautelare eseguito all’alba di ieri a Cerignola, con il coordinamento della Procura di Macerata e con la preziosa collaborazione dei colleghi del Comando Provinciale di Foggia, e che hanno raggiunto tutti gli indagati. Per quattro di essi è stata applicata la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, mentre per il quinto indagato è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia guidiziaria».

Conclude il tenente colonnello Mengasini: «Le indagini sono in corso per verificare se gli odierni indagati possano essere coinvolti in ulteriori episodi delittuosi verificatisi sul territorio di questa provincia. Avevano base logistica a Cerignola. Erano in grado di rubare qualunque veicolo, in qualsiasi condizione anche su commissione. Le auto, una volta rubate, vengono trasportate in varie zone della Puglia dove sono sezionate dai “tagliatori”, gruppi esperti e capaci di ‘smembrare’ in poche ore interi veicoli eliminando qualsiasi riferimento alla proprietà. Gli stessi “tecnici” preparano i vari pezzi di ricambio e componenti da immettere poi nel circuito illegale. Il giro d’affari è decisamente importante e si rivolge in maniera principale ai veicoli di media e alta gamma. L’operazione è il risultato di un’indagine che conferma il forte e attuale collegamento con la Puglia. Gran parte dei reati predatori commessi nei nostri territori, in particolare furti e rapine, sono commessi da bande di soggetti in trasferta provenienti dalle regioni del sud, quali Puglia e Campania, contribuendo in tal modo ad alimentare il cosiddetto pendolarismo criminale che colpisce le regioni adriatiche, Marche comprese».